REDAZIONE PRATO

Riparte il Metastasio, finalmente I 24 spettacoli per tornare a teatro

Ben 19 produzioni e tanti protagonisti tra cui Civica, Delbono, Tiezzi, Bonaiuto, Demuru, Rezza e Mastrella. Si parte da L’armata Brancaleone, per la regia di Latini. Finale con Shakespeare: Antonio e Cleopatra

Ritorno del pubblico in sala accolto dall’abbraccio accogliente e rigenerante di una nuova stagione teatrale: il Metastasio si conferma spazio di pensiero e di produzione e presenta il nuovo calendario di 24 spettacoli che riallacciano i fili mai interrotti con il pubblico e danno vigore a quella tensione vitale che si crea solo dal vivo, tra spettatori e attori durante la messa in scena. Ben 19 le produzioni o coproduzioni del Metastasio, alcune allestite nelle precedenti annualità ma sospese a causa del Covid, alcune sono prime assolute, 5 gli spettacoli in ospitalità. Su il sipario il 20 ottobre con L’armata Brancaleone, drammaturgia e regia di Roberto Latini, che tocca finalmente Prato. Il progetto di Kinkaleri su Otello arriva al Fabbricone (28-31 ottobre), mentre Monica Demuru è al centro di Jukebox (4-7 novembre al Magnolfi), performance che esplora i modi con cui una comunità rappresenta sé stessa; al Fabbrichino (16-21 novembre) Family Game Vr di Mimosa Campironi, uno dei primi spettacoli al mondo in realtà virtuale in cui lo spettatore diventa parte dell’opera teatrale.

About Lolita (25-28 novembre al Fabbricone) porta in scena una rilettura originale di Biancofango del romanzo di Nabokov e del film di Kubrick; al Metastasio Carmelo Rifici con il suo Macbeth, le cose nascoste, allestisce uno spettacolo monumentale per un viaggio nelle profondità dell’inconscio (2-5 dicembre), al Fabbricone arriva Le Gattoparde (8-12 dicembre, spettacolo Nina’s Drag Queens dove tra tacchi, parrucche e lustrini si racconta il desiderio di una nuova era senza pregiudizi. Il classico della commedia I due gemelli veneziani, adattato da Valter Malosti, arriva al Metastasio (16-19 dicembre). A inaugurare il nuovo anno (11-16 gennaio, Magnolfi) è la conferenza-spettacolo sul teatro dei grandi mistici di Massimiliano Civica, L’angelo e la mosca; Francesco Frangipane cura la regia di Giusto la fine del mondo (20-23 gennaio, Metastasio), un testo poetico sull’incomunicabilità con Anna Bonaiuto. Tratto da La notte lava la mente di Mario Luzi arriva in sala (26-30 gennaio, Fabbricone) Il Purgatorio con la regia di Federico Tiezzi, prima tappa di un progetto triennale. Ancora un classico La coscienza di Zeno (2-6 febbraio, Metastasio), con cui si confronta la compagnia Oyes; Ginger e Fred di Federico Fellini ispira Avremo ancora voglia di ballare insieme (10-13 febbraio, Fabbricone), una ballata dedicata agli artisti. Pippo Delbono porta sul palco Amore (17-20 febbraio, Metastasio), l’instancabile umana ricerca di Amore attraverso le vicissitudini dolorose della vita. Babilonia Teatri parte dalla scomparsa di Giulio Regeni per costruire Giulio meets Ramy Ramy meets Giulio (23-27 febbraio, Fabbricone) con Ramy Essam, voce della rivoluzione in Egitto e dal 2014 in esilio. Il tempo stringe (3-6 marzo, Fabbrichino) impegna Davide Grillo in una raccolta di monologhi contro l’affanno; l’installazione interattiva multimediale del Teatro dell’Argine è al centro di Giochi senza confini (8-20 marzo, Magnolfi).

Il Gruppo di lavoro artistico porta in scena Giorni felici, tratto da Beckett. Marzo si chiude con Paola Tintinelli e Con Tanto Amore, Mario (24-27, Fabbrichino); leoni d’Oro alla carriera per il Teatro 2018, Antonio Rezza e Flavia Mastrella associano liberamente al Manuale di zoologia fantastica di Borges la figura di Bahamut, il gigantesco pesce reggimondo della cosmologia musulmana (7-10 aprile, Fabbricone). Renato Carpentieri dirige e interpreta Il complice di Friedrich Dürrenmatt (21-24 aprile, Metastasio); è una prima assoluta Gli ultimi giorni di Pompeo (26 aprile1°maggio, Fabbrichino) un progetto nato dall’incontro tra lo scrittore e attore Riccardo Goretti, il regista Massimo Bonechi e il danzatore Giorgio Rossi. Another round for five (5-8 maggio, Fabbricone) porta sul palco la nuova creazione di Cristiana Morganti, danzatrice e coreografa, storica interprete del Tanztheater di Pina Bausch. A chiudere la stagione la prima di Antonio e Cleopatra (11-15 maggio, Metastasio), adattamento dell’originale di Shakespeare per due attori.

Francesca Tassi