GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Rischio idrogeologico. La mozione ‘meno asfalto’

I partiti di maggioranza: "Trasformare Prato in una ‘città spugna’"

Il 21% della superficie comunale è coperto da aree asfaltate che, essendo impermeabili, impediscono il naturale assorbimento dell’acqua piovana. E su queste basi, i partiti di maggioranza presenteranno in consiglio comunale una mozione per chiedere l’elaborazione di un "Piano di depavimentazione" al Comune tramite una programmazione graduale di sostituzione delle superfici impermeabili. Partendo da strade e parcheggi, per arrivare all’obiettivo ultimo (entro la fine del mandato) del recupero del suolo per una percentuale pari almeno all’1%. Un atto illustrato ieri mattina dai capigruppo del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e della Sinistra Unita per Bugetti, che vuol tracciare la strada per un piano che sostituisca progressivamente l’asfalto con superfici permeabili e aree verdi. Una scelta che nelle intenzioni dei promotori mira a proteggere la città dagli eventi climatici estremi. "Con questa mozione vogliamo porre le basi per trasformare Prato in una ‘città spugna’ capace di assorbire l’acqua piovana anziché respingerla. Il concetto è semplice: sostituire l’asfalto con superfici permeabili – ha spiegato la capogruppo "dem" Monia Faltoni - per un investimento che porterà benefici immediati". Si partirà da una prima mappatura delle aree potenzialmente atte allo scopo, con un progetto pilota che dovrebbe partire dal parcheggio di via Carlo Marx: si prevede la rimozione di parte dell’asfalto attorno agli alberi, in modo da creare una sorta di ‘corridoio’. Altre operazioni di demineralizzazione potrebbero riguardare Maliseti ed il Macrolotto. "Già nella scorsa legislatura avevamo sollecitato questo tipo di interventi – ha commentato Carmine Maioriello (M5S) - riacquistare terreno permeabile rimuovendo l’asfalto dove possibile e piantando nuovi alberi è sempre stata una priorità, a maggior ragione dopo i danni causati dall’alluvione del 2 novembre 2023". L’approvazione della mozione in consiglio sarà il primo passo di un cammino che dovrà portare alla calendarizzazione degli interventi ed alla quantificazione delle risorse economiche necessarie. Si partirà da aree pubbliche, ma l’idea è quella di prevedere anche incentivi per coinvolgere i privati. "Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti tecnologici e scientifici per mitigare il rischio idrogeologico – ha concluso Lorenzo Chiani, capogruppo Sinistra unita Prato con Bugetti - per questi interventi servono risorse e non sono accettabili i tagli del governo agli enti locali. Senza questi finanziamenti il territorio sarà sempre fragile".

Giovanni Fiorentino