Prato, 6 novembre 2022 - Ha trenta giorni di prognosi per fratture al volto, tumefazioni ad un occhio ed è stato sottoposto ad un teleconsulto con il reparto maxillo facciale di Careggi. E’ questo il bilancio sanitario di una scazzottata avvenuta nel cuore della notte fra il 28 ed il 29 ottobre intorno alle 2.30 lungo la strada e nel parcheggio di via Genova, antistanti i locali della movida pratese Loft01 e Capanno Blackout. Vittima del pestaggio andato in scena di fronte agli occhi di molti altri giovani, è stato un ragazzo di 27 anni, residente in un comune della provincia. Come si vede da un video filmato con un cellulare e che sta girando sulle chat del popolo della movida, il ragazzo è stato colpito prima al volto con un pugno e poi, una volta caduto a terra, è stato ripetutamente raggiunto da dei calci sempre al volto. A dare l’allarme alle forze dell’ordine sarebbe stato uno degli astanti. Il ragazzo ferito è arrivato al pronto soccorso del Santo Stefano poco prima delle 4, dove è stato sottoposto anche ad una serie di controlli medici. Al momento non è stata presentata denuncia da parte dell’aggredito, ma i carabinieri stanno lavorando per fare chiarezza sull’accaduto. Da quanto emerge dal video, si può ipotizzare che i ragazzi coinvolti fossero intenti a fare il loro ingresso in uno dei locali di via Genova.
"Ci tengo a sottolineare che al momento dell’aggressione, non erano in fila per entrare, né tantomeno erano già entrati in precedenza - afferma il gestore del Loft01 - Non so bene quale fossero le loro intenzioni. Lo scontro non è avvenuto nei pressi del mio locale, che non è assolutamente responsabile per quanto successo. Non possiamo certo metterci a controllare anche cosa accade in quel parcheggio, altrimenti invece che cinque buttafuori ne servirebbero una ventina...". Il titolare chiede maggiori controlli maggiori da parte delle forze dell’ordine in via Genova. "Ci sarebbe la necessità di un giro più intenso di pattuglie. Per quanto ci riguarda facciamo il massimo: abbiamo anche delle telecamere che servono da deterrente perché non abbiamo l’autorizzazione per registrare. Dentro al locale non è mai successo nulla di particolare e i ragazzi che vengono da noi si sono sempre divertiti, senza che la cosa sfociasse in atti di violenza". Tornando a quella sera, il gestore del Loft01 ricorda: "A chiamare i carabinieri, che si sono presentati attorno alle 3, è stata una persona che ha assistito alla scena. Sul movente che ha scaturito la rissa ne so poco invece, ma pare che sia partito tutto da una richiesta di una sigaretta o di un accendino, e che la risposta non sia piaciuta all’aggressore. Insomma, apparentemente una banalità, ma che ha generato un episodio di violenza che va condannato, senza se e senza ma".