Rita Pieri vice sindaca in caso di vittoria del centrodestra

L’annuncio di Gianni Cenni: «Non è una fusione a freddo, ma una decisione condivisa»

Rita Pieri e Gianni Cenni

Rita Pieri e Gianni Cenni

Prato, 27 maggio 2024 – Sarà Rita Pieri, ex assessore alla scuola e capolista di Forza Italia alle prossime comunali, la vice sindaca di Gianni Cenni, candidato del centrodestra a succedere a Biffoni, in caso di vittoria della coalizione alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno.

«Se vincerò le elezioni, Rita Pieri sarà il mio vicesindaco - ha annunciato oggi Cenni in conferenza stampa - non è una fusione a freddo, ma una decisione condivisa con le tante persone che abbiamo incontrato fino ad oggi e che ci hanno chiesto una sinergia vera, fattiva».  Gianni Cenni con Rita Pieri ha condiviso l’esperienza in giunta fra il 2009 e il 2014: lui rivestiva la carica di assessore all'urbanistica, mentre lei deteneva la delega all'istruzione.

«A Rita – ha precisato il candidato sindaco – non mi lega solo un'esperienza di giunta ma un'amicizia e una stima reciproca che il tempo ha rafforzato. Dall'inizio della campagna elettorale, con lei ho intrapreso un viaggio bellissimo nel mondo del volontariato, tra associazioni e cooperative che sono una ricchezza assoluta che va aiutata, sostenuta, valorizzata».

Dal canto suo l’ex assessore alla pubblica istruzione ha già presentato un lungo elenco di interventi da portare avanti in caso di ingresso in giunta. «L’inclusione non è uno slogan – ha detto Pieri - ma deve tradursi in delibere e provvedimenti». Una Prato inclusiva che significa alla portata di tutti, senza barriere architettoniche, linguistiche e cognitive. Tradotto in tre punti: scuola, sociale e terzo settore. «Disabili è una parola che vogliamo cancellare: vogliamo invece una città per tutti, ognuno con le proprie abilità», ha aggiunto. E ancora spazi di aggregazione per anziani, un’app per accedere al trasporto per chi ha ‘bisogni speciali’, fino all’attuazione del Peba (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche). E poi una rete strutturata dei centri di aggregazione che già rappresentano una risorsa per le persone anziane.

Capitolo scuola. Il protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri finanziato da Comune e Regione non è sufficiente. «Partendo dal presupposto che la diversità culturale è ricchezza, vogliamo fare di Prato un laboratorio nazionale per attrarre finanziamenti ministeriali che servano a rafforzare la mediazione linguistica. Questa, così come viene fatta adesso, mette solo una pezza. I ‘tetti’ nelle classi non ci occorrono, per includere dobbiamo garantire un effettivo diritto d’istruzione ma i Comuni non possono fare tutto da soli».