REDAZIONE PRATO

Rivivono le donne della Vallata. Con il podcast ’Teresa e le altre’. Voci di testimoni nate nell’800

Un viaggio immersivo e sonoro nelle storie delle lavoratrici a cura della Fondazione Cdse. Finanziato dalla Regione in cinque episodi pubblicati a breve sulle principali piattaforme.

Un viaggio immersivo e sonoro nelle storie delle lavoratrici a cura della Fondazione Cdse. Finanziato dalla Regione in cinque episodi pubblicati a breve sulle principali piattaforme.

Un viaggio immersivo e sonoro nelle storie delle lavoratrici a cura della Fondazione Cdse. Finanziato dalla Regione in cinque episodi pubblicati a breve sulle principali piattaforme.

La sindacalista che fece marciare le operaie tessili nel 1917, la governante, la sarta, allevatrici e contadine. Nasce da un lungo e paziente lavoro di ricerca e nuova registrazione di fonti orali il podcast intitolato "Teresa e le altre. Storie di donne, incontri e lavoro alle soglie della contemporaneità", l’ultima fatica della Fondazione Cdse.

Si tratta di un progetto suddiviso in cinque episodi e distribuito sulle principali piattaforme internazionali (Spotify e Spreaker) da gennaio 2025 per coinvolgere un pubblico più ampio possibile. Autrici e voci narranti sono Alessia Cecconi e Luisa Ciardi, ricercatrici storiche della Fondazione Cdse, mentre la regia e il montaggio sono di Lorenzo Tempestini, giornalista e autore di recente del podcast "Ribelli" promosso dal Museo della Deportazione e Resistenza di Figline di Prato.

Registrato nell’autunno del 2024 il podcast si avvale della collaborazione scientifica di Simonetta Soldani, tra le massime esperte di storia di genere dell’età contemporanea, e dedica ogni episodio ai vari tipi di lavori femminili collegati a un periodo storico, tracciando il cammino di emancipazione femminile, dall’inizio dello scorso secolo fino alle sfide di oggi, attraverso piccole grandi vite straordinarie.

Un viaggio immersivo finanziato dalla Regione Toscana che ha arricchito il patrimonio di fonti archivistiche orali della Valbisenzio.

"Storie e voci potenti, riflessioni per capire come le donne hanno costruito, passo dopo passo, lavoro dopo lavoro, incontro dopo incontro, un mondo nuovo - spiega la direttrice del Cdse, Alessia Cecconi – Le nuove voci registrate quest’anno si intrecciano alle testimonianze originali selezionate a partire dagli anni Ottanta, andando a costituire un patrimonio raccolto in più di quattro decenni e un fondo che conta ormai 70 unità archivistiche di fonti orali femminili".

Un racconto denso di emozioni quello del podcast. Grazie a uno straordinario lavoro di recupero, si ascoltano voci di donne nate nell’Ottocento, voci limpide che raccontano lotte e sogni di oltre cento anni fa raccolte dal Cdse e da Annalisa Marchi negli anni ’80 del secolo scorso e digitalizzate.

La ‘Teresa’ del titolo è un omaggio alla sindacalista Teresa Meroni, di origine lombarda e segretaria della Lega Laniera della Val di Bisenzio durante la Prima Guerra Mondiale, che mobilitò le operaie tessili per una grande marcia contro la guerra nel 1917 e organizzò varie manifestazioni di protesta.

Ma potrebbe riferirsi anche a qualsiasi delle tante Terese che hanno lavorato e lottato tra città e Appennini nella prima metà del Novecento. Le prime lavoratrici che hanno avviato a scrivere il vocabolario dei diritti femminili sul territorio. Voci e volti straordinari che rivivono nelle interviste del podcast.

Tanti sono infatti, i temi affrontati nei vari episodi, dalla villeggiatura con donne a servizio, sarte e balie a contatto con nuovi mondi, alle operaie tessili e sindacaliste, alle donne della montagna e del bosco a cavallo delle due guerre, alle donne mezzadre e contadine fino al dopo guerra e alle speranze e disillusioni dopo il primo voto.

Le nuove interviste sono state realizzate tra l’estate e dicembre 2024 sia al Cdse che nelle abitazioni delle intervistate o, quando possibile, direttamente nei luoghi di produzione legati al mondo del lavoro (boschi, cannicciaie attive o in disuso, villaggi industriali, ex fabbriche).

Dal percorso di strutturazione delle testimonianze è nata anche l’installazione sonora permanente presso gli spazi dell’ex fabbrica Meucci a Vernio, inaugurata il 14 dicembre.

Un’installazione sonora site specific che permette al visitatore di immergersi completamente nel modo del lavoro tessile femminile di inizio Novecento: la fabbrica prende vita a partire dai rumori di telaio, dai suoni meccanici e soprattutto dalle voci delle operaie che vi hanno lavorato e vissuto.

Elena Duranti