
Rocca, case senza acqua potabile: "Viviamo con i pozzi e le cisterne"
Una decina di famiglia residenti nella zona di Cicignano e tre aziende vivono senza l’acqua potabile. Una situazione che sta diventando un problema per i cittadini costretti ad utilizzare pozzi esterni e cisterne di acqua piovana. In estate però i pozzi si esauriscono e avere l’acqua in casa diventa un’odissea. Finora non è stato possibile trovare un’intesa con Publiaqua per allacciare l’abitato all’acquedotto nonostante i residenti si siano prestati anche a pagare una parte delle spese.
"Abito sopra la Rocca di Montemurlo – parla a nome di tutti Lorenzo Ceri, medico dell’ospedale di Prato – e, come me, anche altre 10 famiglie della zona e tre aziende non possiedono l’allacciamento alla rete idrica, nonostante abbiamo tutti pagato le opere di urbanizzazione previste. Anni fa abbiamo chiesto a Publiacqua l’allacciamento e, nel corso degli anni, hanno sempre respinto ogni nostra proposta. L’ultimo e definitivo tentativo di accordo è stato quello di sobbarcarsi, da parte nostra, di ogni spesa di realizzazione dell’impianto di approvvigionamento, compresi scavi, pompe, richiedendo solamente che i contatori venissero gestiti dall’azienda. Dopo l’ennesimo rifiuto, siamo esasperati. Mi sembra inverosimile che al giorno d’oggi non abbiamo ancora l’acqua potabile nelle nostre case, ponendo in essere un grave rischio per la salute pubblica".
Il problema a detta di Ceri è che nell’ultima proposta avanzata dall’azienda le famiglie avrebbero dovuto avere un contatore unico: "In questo modo verrebbe a crearsi una sorta di condominio con un bolletta unica che ci costringerebbe nonostante abbiamo tutti delle case in proprio a prendere un amministratore oppure a fare la raccolta dei soldi e questo francamente trovo che non sia giusto. Le abitazioni sono indipendenti ed è giusto che ognuna abbia le proprie forniture e bollette. Siamo disposti a spendere quello che c’è da spendere per i tubi, però vogliamo contatori singoli. Possibile che nel 2024 non si riesca a far arrivare l’acqua potabile in una zona che a pochissima distanza dalla Rsa di Cicignano e da altre case tutte servite col contatore personale. Da tre anni siamo senza acqua in casa".
Da Publiacqua fanno sapere che "il problema di Cicignano si presenta di solito nelle zone che non sono facilmente raggiungibili con la viabilità ordinaria e non sono servite dall’acquedotto e che hanno avanzato delle proposte che però non sono state accettate".
Silvia Bini