Romairone, gol e affetto : "Sì, vogliamo crescere"

L’attaccante biancazzurro si racconta dopo la rete segnata a San Mauro "Anche mio padre è contento di questo trasferimento. Qui grande passione".

Romairone, gol e affetto : "Sì, vogliamo crescere"

L’attaccante biancazzurro si racconta dopo la rete segnata a San Mauro "Anche mio padre è contento di questo trasferimento. Qui grande passione".

Il suo gol è valso domenica scorsa a San Mauro Pascoli il pareggio. Una grande gioia quella di Alessandro Romairone (nella foto a sinistra), alla prima rete con la casacca del Prato, anche se il rammarico per il mancato successo rimane. Anche a distanza di un paio di giorni dalla partita, valevole per la terza giornata del girone D di serie D. "E’ un risultato che ci sta stretto per quello che vogliamo che sia il nostro percorso in questa stagione - le parole dell’attaccante - Ma all’inizio non ci sono gare scontate, specie su campi del genere. Prendiamo questo pareggio e ripartiamo con la voglia di crescere". Da questo punto di vista, la situazione è chiara: bisogna migliorare nella fase di possesso palla e nella costruzione delle occasioni da rete. Solo così i biancazzurri possono sperare di recitare un ruolo da protagonisti nel torneo. "Ci stiamo allenando proprio per questo. Abbiamo iniziato bene vincendo a Ravenna, poi sono arrivati i due pareggi con Lentigione e Sammaurese. Dobbiamo intraprendere un cammino che ci porti ad un miglioramento. E sono convinto che sarà così - sottolinea il classe ‘99, arrivato in estate a Prato - Come mi sto trovando? Molto bene, sia con i compagni di reparto come Barbuti, che domenica scorsa è stato bravo a fornirmi l’assist, sia con il resto del gruppo". In grado sia di giocare da esterno che da punta, Romairone in questa prime uscite è stato utilizzato - visto anche il modulo adottato da mister Maurizio Ridolfi - in coppia con un altro attaccante. "In carriera ho occupato più posizioni. Nella prima parte della scorsa annata, quando militavo alla Sambenedettese, ho agito più da punta, mentre nella seconda parte, al Grosseto, da esterno a tutta fascia". Sulla scelta di accettare la chiamata del Prato, ha avuto un ruolo importante anche il padre Giancarlo (nella foto a destra), che ha indossato la maglia dei lanieri nell’annata 2005/06, l’ultima prima del ritiro. "Non mi ha descritto molto la città, ma era molto contento per questo trasferimento. Mi ha detto che sono arrivato in una piazza che ha un grande seguito. E l’ho visto subito dalla presentazione ufficiale e dalle prime trasferte".

Francesco Bocchini