
Rtc, note ‘giapponesi ’ per iniziare. E poi Karajan e i ballabili verdiani
Le nostre scelte d’ascolto su Rete Toscana Classica per questa settimana si orientano su registrazioni d’epoca di grandi interpreti. Il maestro giapponese Seiji Ozawa, di recente scomparso ha inciso nel 1977 "Antiche arie e danze per liuto" e "Feste romane" di Respighi. Le possiamo ascoltare alle 14,23 di oggi. Domani alle 11,45 Mitropoulos dirige Prokof’ev e Schuller (Miles Davis alla tromba) in una registrazione del 1956. Storica incisione del 1954 del Concerto n.5 di Mozart con il violino di Menuhin alle 12,40. Ancora più in là col tempo, registrazione del 1947 ecco Brahms della Sinfonia n. 1 (Wiener Philharmoniker e Furtwängler), alle 16,19, cui segue alle 17,09, Borodin delle Danze polovesiane, direttore Georges Pretre, registrazione 1961.
Martedì alle 19,20: Rapsodia ungherese- Liszt- Karajan, Tzigane- Ravel , Rapsodia n 1- Bartok in registrazioni del 1960. Mercoledì 10 luglio nasce in questo giorno del 1895 Carl Orff: dalle 9,30 alla 10,30 , "Carmina Burana" – "Trionfo di Afrodite", parte di un trittico espressione di un metodo che che unisce parola, musica e movimento per l’insegnamento. Alle 20,30 Kubelik per Mahler: Sinfonia 10 e 6 in una registrazione del 1968. Giovedì 11 del 1836 nasceva il compositore brasiliano Carlo Gomes, che con la sua formazione italiana ebbe successo con opere rappresentate alla Scala come "Il Guarany" (1870) e "Colombo": una selezione dalle 9,30 alle 10,30. In questo giorno del 1892 nasce a Cuneo Giorgio Federico Ghedini: "Concerto dell’Albatro" da Moby dick) qui in una registrazione della Camerata Città di Prato con il violino di Alberto Bologni e la voce recitante di Alberto Batisti ( dalle 9,00 alle 10,30).
Venerdì 12, Karajan e i ballabili verdiani, rarità di difficile ascolto, come le danze da "Otello" ( precedute da le più popolari danze da "Aida"): alle ore 23. Sabato alle ore 20,30 un omaggio nel centenario della nascita del tenore Carlo Bergonzi scomparso nel luglio del 2014: serata all’opera con "Un ballo in maschera" di Verdi registrazione del 1966 considerata storica proprio per una interpretazione straordinaria del tenore di Parma che eccelle per accento e proprietà espressiva.
Goffredo Gori