GIOVANNI FIORENTINO
GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Rugby e reinserimento: detenuti di San Gimignano in campo con gli Allupins

Tre detenuti del carcere di San Gimignano giocano a rugby con gli Allupins, parte di un progetto di reinserimento sociale.

La grande famiglia degli Allupins

La grande famiglia degli Allupins

Pochi giorni fa, gli Allupins hanno affrontato a Livorno la formazione locale dei Rinocerotti, nel match del torneo "Old Rugby". Per una partita che, al di là del risultato finale, è già "storica": con la casacca della formazione pratese sono infatti scesi in campo tre detenuti del carcere di San Gimignano. E’ l’ultima tappa di un progetto di re-inserimento sociale attraverso il rugby che gli Allupins stanno portando avanti da tempo, in collaborazione con il comitato regionale della Fir e con le Pecore Nere di Livorno. Già in passato, i rugbisti pratesi "over 35" sono entrati nel carcere livornese delle Sughere per giocare contro una formazione di detenuti. "Ma l’iniziativa di sabato è diversa, perché a quanto ne so è le prima volta che tre detenuti escono dal penitenziario sfruttando un permesso per giocare a rugby – ha spiegato Leonardo Panci, giocatore degli Allupins nonché uno dei referenti del progetto – il merito è anche della direzione del carcere di San Gimignano, che ha compreso l’importanza della funzione rieducativa dello sport. Stiamo lavorando per portare l’esperienza delle Pecore Nere (la formazione rugbista dei detenuti delle Sughere, ndr) anche all’interno della casa circondariale senese: la squadra si chiamerà Haka, come la danza maori degli All Blacks. Siamo fiduciosi". Tornando alla giornata di sabato, una delegazione di giocatori della quale faceva parte lo stesso Panci è arrivata alle 13:30 a San Gimignano a prendere Roberto, Gino e Vincenzo, i tre detenuti che hanno ricevuto l’ok per la partecipazione al progetto. "I tre ragazzi sono usciti grazie ad un permesso-premio. Li abbiamo portati a Livorno a giocare: avrebbero dovuto fare un tempo con noi ed uno con i nostri avversari, ma alla fine abbiamo deciso di tenerceli – ha scherzato Panci – siamo poi andati a Stagno, per far sì che i tre potessero firmare dai carabinieri. E dopo il "terzo tempo", li abbiamo riaccompagnati in carcere". "Uno di loro ha espresso la volontà di continuare a giocare, non appena sarà uscito. E noi, non abbiamo alcun dubbio: ha già indossato la nostra casacca, se vuole ci sarà sempre posto per lui tra noi Allupins".

Giovanni Fiorentino