M. SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Scambio di bare al cimitero, cremata la salma sbagliata

Poggio a Caiano, l’errore del necroforo che ha confuso due defunte di nome Jolanda. Denuncia della famiglia Di Luca

Il loculo di Aldo Di Luca e in quello accanto riposava la moglie Jolanda

Il loculo di Aldo Di Luca e in quello accanto riposava la moglie Jolanda

Poggio a Caiano (Prato), 25 febbraio 2025 – La fretta sì sa a volte può essere “cattiva consigliera”. Ne sa qualcosa il necroforo del cimitero di Poggio a Caiano che appena rientrato in servizio dalle vacanze di Natale ha estumulato la salma sbagliata, inviandola alla cremazione a Pistoia.

Tutto nasce dalla prematura morte di una giovane donna e dal desiderio della famiglia di farla riposare insieme alla nonna che si chiamava Jolanda.

Il necroforo, per non far restare in deposito a lungo la bara della giovane, è andato subito in galleria ed ha smurato il loculo di “Jolanda” che però non era la nonna della defunta ma un’altra Jolanda, la moglie di Aldo Di Luca, il capo-custode della villa medicea che nell’agosto del 1944 si adoperò per salvare le opere d’arte dai nazisti, che stavano trafugando i tesori della villa di Lorenzo il Magnifico.

Il capo-custode cercò di impedire la sottrazione di quadri, arredi, sculture e stilò elenchi precisi delle opere portate vie, risultati poi essenziali per far ritornare a Firenze quei capolavori. Per lui l’anno scorso era stata richiesta un’onorificenza al presidente della Repubblica Mattarella.

Tornando al guaio del cimitero, il necroforo ovviamente non si è accorto dell’errore e di aver sbagliato di pochi metri l’individuazione del loculo, e ha collocato la bara della donna, murando il loculo. Ad accorgersi della “sparizione” della mamma è stato il figlio Alessandro Di Luca e l’inghippo non è stato di poco conto: i resti di Jolanda sono stati inviati con la documentazione rilasciata dal Comune che faceva riferimento però a tutt’altra persona. La vicenda sembrava essere appianata e c’era quindi da fare una nuova estumulazione, la cremazione di nonna Jolanda e spostare la bara della giovane donna. A distanza di oltre un mese ciò non è avvenuto perché la famiglia della donna deceduta si sarebbe dimostrata contraria, avendo pagato una cremazione che credevano fosse quella della loro congiunta e ritenendosi a loro volta “danneggiati” per l’errore del necroforo e costretti a subire il trauma di riaprire il loculo. Le ceneri di Jolanda, intanto, sono sempre a Pistoia perché al cimitero non vi è luogo adatto per custodirle e la famiglia Di Luca ha informato i carabinieri dell’accaduto. I militari hanno acquisito la documentazione dal Comune. Nel frattempo, pure il sindaco Palandri ha tentato una mediazione. Chissà Aldo Di Luca cosa penserebbe oggi: è scomparso nel 1992, dopo una vita terrena e oltre trent’anni trascorsi nel loculo a fianco alla moglie e ora “deve attendere” che la burocrazia faccia il suo corso per riavere almeno le ceneri vicino.