REDAZIONE PRATO

Salmonella nelle mense scolastiche 246 bimbi intossicati dal pomodoro. Tre indagati per avvelenamento

Perquisizioni e sequestri nei confronti dei dirigenti della "Qualità e Servizi" di Calenzano che fornisce i pasti in numerosi istituti fra Prato e Firenze. In 98 finirono al pronto soccorso e 23 furono ricoverati.

Furono 246 i bambini e 23 gli insegnanti che si sentirono male dopo aver consumato il pasto alla mensa il 21 settembre scorso

Furono 246 i bambini e 23 gli insegnanti che si sentirono male dopo aver consumato il pasto alla mensa il 21 settembre scorso

Duecentoquarantasei bambini degli asili e delle scuole elementari e 23 adulti intossicati dal pomodorino ciliegino servito a mensa. L’episodio risale al settembre scorso e che ora ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici della società a gestione pubblica "Qualità e servizi" di Calenzano che fornisce i pasti nelle mense degli asili e delle scuole di primo grado di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Barberino di Mugello e Carmignano (quest’ultimo unico comune in cui non furono registrati malori in quanto il servizio mensa non era ancora partito).

Ieri sono scattate le perquisizioni a carico dell’amministratore unico Filippo Fossati (fra l’altro ex parlamentare del Pd), assistito dall’avvocato Antonietta Marchionna, Francesco Dini, direttore di produzione della società, e Eleonora Tancredi, direttore dell’area qualità. Durante le perquisizioni, disposte dalla procura di Prato guidata da Luca Tescaroli, sono stati sequestrati documenti e pc con lo scopo di risalire alla filiera della produzione e della manipolazione degli alimenti in modo da "individuare tracce dei reati commessi e cristallizzare posizioni di garanzia", spiega il procuratore in una nota. Il fascicolo è aperto con le ipotesi di reato di avvelenamento colposo da alimenti e lesioni colpose.

I fatti risalgono al 21 settembre scorso quando, inizialmente, sette bambini si sentirono male mostrando sintomi di una gastroenterite acuta. Ai primi malori ne seguirono altri. In tutto, secondo quanto reso noto, furono 246 i bambini e 23 gli adulti che si sentirono male. Di questi 98 finirono al pronto soccorso e 23 furono addirittura ricoverati per il sospetto di una intossicazione da salmonella. A mettere in moto le indagini della Procura di Prato, competente territorialmente per Calenzano dove ha sede la "Qualità e servizi", furono in un primo momento le querele di otto genitori di bambini colpiti dalla sindrome gastrointestinale. A queste, poi, se ne sono aggiunte molte altre, oltre alla segnalazione della stessa Asl.

La Procura aprì subito il fascicolo disponendo gli accertamenti. Nei mesi scorsi sono state fatte una serie di indagini basate su analisi microbiologiche e sulla ricostruzione dei movimenti di produzione, approvvigionamento, manipolazione di alimenti e bevande nelle mense e nelle cucine delle scuole colpite dai malori dei bimbi e degli insegnanti.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le intossicazioni sarebbero state causate dal pomodorino ciliegino servito crudo, ingrediente usato in preparazioni "fredde" di pietanze anche nei giorni precedenti all’insorgere dei primi sintomi. Dalle indagini, ha aggiunto Tescaroli nella nota, è emerso che la "procedura di disinfezione dei pomodorini era stata fatta in maniera difforme dalle indicazioni del produttore del disinfettante ‘Saniclor Echolab’". Il sospetto è che i pomodorini non siano stati proprio lavati e che siano stati tagliati e serviti crudi così come erano. Un passaggio chiave saltato che avrebbe causato le intossicazioni da salmonella, sindrome molto grave che può portare fino alla morte, soprattutto considerando la giovane età dei bimbi a cui i pasti erano destinati. I bambini e gli insegnanti adesso stanno tutti bene ma le indagini mirano ad appurare eventuali altre responsabilità oltre a quelle delineate in capo ai tre dirigenti della società che fornisce i pasti in numerose scuole delle province di Firenze e Prato.

Laura Natoli