San Michele, il nodo dei fondi

Il vescovo di Prato annuncia l'apertura di due cantieri per il restauro della chiesa di San Michele a Carmignano. I lavori riguarderanno l'ex convento, la canonica e il tetto, con fondi già coperti al 70%. Contributi attesi dal Ministero della Cultura e dalla Visitazione. La chiesa, fondata nel 1211 da San Francesco, necessita di interventi urgenti. Chi desidera contribuire può fare un bonifico o contattare il parroco.

Due cantieri da aprire in tempi rapidi per far tornare, nel giro di pochi anni, la Visitazione e le 6 opere minori all’interno della chiesa di San Michele a Carmignano. Il vescovo, monsignor Fausto Tardelli, senza tanti giri di parole ha spiegato che il primo cantiere relativo all’ex convento e alla canonica partirà in tempi più brevi ma compatibilmente con i fondi necessari, in quanto ad oggi è coperto il 70% del costo su una spesa di circa 1.200.000 euro. Poi ci sarà quello per il tetto il cui costo è stimato in circa 800.000 euro. Il contributo del Ministero della Cultura dovrebbe essere di almeno 600.000 euro. A questi fondi potrebbero aggiungersi i prestiti della Visitazione. Il primo sarà in occasione del Giubileo il prossimo anno. La pieve di San Michele Arcangelo è stata fondata, secondo la tradizione, da San Francesco nel 1211. La predicazione di San Francesco in questa zona convinse un suo seguace, Bernardo di Quintavalle, a costruire un convento e un oratorio nel luogo della chiesa attuale, che fu aggiunta nella prima metà del Trecento. Per chi volesse contribuire con un bonifico ecco il conto corrente dedicato al ripristino del tetto: IT74V0867337780000000701539 o prendere contatto con il parroco.