LUCA BOLDRINI
Cronaca

San Vincenzo, soldi finiti e stop temporaneo agli aiuti

Boom di richieste, l’associazione costretta a sospendere le attività di sostegno ai poveri. "Ma stanno per arrivare dei fondi per ripartire"

Il presidente Andrea Gori

Prato, 29 ottobre 2020 - «Aiuti temporaneamente sospesi causa esaurimento fondi". Fa impressione leggere un cartello così affisso all’ingresso della Società San Vincenzo De Paoli, in via del Carmine, lo stesso della mensa La Pira. Lì hanno sede il consiglio centrale della Società e il suo centro di ascolto – perché il disagio non è solo economico, ma anche psicologico – e chi in queste ore si è trovato a passare lì davanti ha letto quelle poche righe, semplici, chiare, preoccupanti.

«Sia chiaro – spiega il presidente Andrea Gori – non è che siano venute a mancare le donazioni, per le quali siamo molto grati alla città. E’ che le richieste di aiuto sono aumentate di molto, non sono ancora in grado di quantificarle ma è del tutto evidente. Comunque si tratta di una situazione provvisoria, perché sono attese a breve delle provvidenze pubbliche che ci permetteranno di riprendere i servizi". La benemerita associazione, ultracentenaria e profondamente radicata anche in città, è dedita al sostegno dei bisognosi in molti modi, dagli aiuti economici diretti ai buoni spesa, dal vestiario alla partecipazione al progetto "Spesa a casa", forte di oltre 150 volontari distribuiti in varie conferenze parrocchiali disseminate in tutta la Diocesi e oltre: è presente a Cafaggio, in Cattedrale, a Chiesanuova, Figline, Galcetello, Grignano, La Pietà, alle Carceri, a Montemurlo, alla Resurrezione, al Sacro Cuore, e ancora in San Bartolomeo, San Domenico, San Pierino, Sant’Agostino e allo Spirito Santo, oltre a conferenze extra parrocchiali a Galciana, Montale e la “pro famiglie carcerati“.

«Le richiesta di aiuto – dice ancora Gori – sono aumentate non solo in quantità, ma anche in volume. Noi diamo una mano con aiuti in natura, con i buoni spesa, con il vestiario, ma anche sostegni economici diretti per pagare per esempio utenze che sono a rischio di essere tagliate o visite mediche specialistiche che altrimenti non sarebbero sostenibili". E proprio su questo aspetto emerge un punto interessante: "Spesso ci sono problemi legati all’Isee", dice il presidente della San Vincenzo. Già, perché il nostro sistema di welfare è sicuramente avanzato rispetto a tanti Paesi del mondo, ma fa quasi sempre riferimento all’Isee per consentire l’accesso alle cure e ai contributi economici pubblici: una specie di "patente" che dimostri la mancanza di reddito. Ma l’Isee non è propriamente aggiornato in tempo reale, basta che l’anno precedente il soggetto abbia guadagnato qualcosina, magari poco ma abbastanza per sforare la soglia minima, ed ecco che si è tra due fuochi: nell’indigenza assoluta per la mancanza di reddito nell’anno in corso e nell’incapacità di accedere alle aree di esenzione e agli aiuti pubblici.

Per fortuna, però, l’Italia e la Toscana in particolare hanno una rete sociale straordinaria che permette di non lasciare essuno indietro. Ma tira tira anche i fili della rete rischiano di spezzarsi. Per aiutare la San Vincenzo si può chiamare il nunero 057421592, oppure rivolgersi alle parrocchie prima indicate o ancora effettuare una donazione deducibile dalle tasse sull’Iban IT09Y 0306 92153 11000 00004 535 indicando nome, cognome