Walter Santillo è il volto della tv sempre garbata e gentile. Con questa intervista chiudiamo la piccola rassegna dedicata ai talenti pratesi, dopo il lungo periodo che ha bloccato il mondo dello spettacolo, con mesi tanto difficili per gli artisti.
Forse per la tv è stato meno pesante?
"Faccio sia tv che teatro. Diciamo che la tv è stata in parte un ancora di salvataggio, pur con tutta una serie di restrizioni. Molti progetti teatrali sono rimasti bloccati. Ho vissuto come se fosse mancata una parte importante del mio lavoro. Adesso incrociamo le dita e guardiamo avanti. Spero che il periodo più brutto sia alle spalle".
Da anni collabora con Giorgio Panariello.
"Ci siamo conosciuti ai tempi di Aria Fresca, Vernice Fresca, quindi trent’anni fa. La fidanzata storica di Giorgio presentò quella che poi sarebbe diventata mia moglie a me. E mia moglie presentò a Giorgio quella ragazza che poi sarebbe diventata la sua fidanzata storica. Ormai siamo parenti. Per un certo periodo ognuno ha fatto un percorso autonomo. Poi ci siamo rincontrati e abbiamo deciso di rilavorare insieme".
Proprio insieme arriverete a Prato il 6 settembre con lo spettacolo Panariello Story.
"E’ uno spettacolo che ripropone tutto quello che non era entrato nello show previsto per lo scorso inverno con il titolo La favola mia, bloccato con l’arrivo della pandemia. C’era tanto materiale rimasto fuori. E Giorgio scherzosamente ha detto... mica posso dare a Pieraccioni tutto questo ben di Dio... E’ uno spettacolo giusto per l’estate in cui ritroveremo i suoi personaggi storici: Merigo, Lello Splendor, Naomo. Totalmente un altro spettacolo rispetto a La favola mia che ci auguriamo di portare in tour quest’inverno".
E poi la nuova edizione di "Tale e Quale".
"Tante novità a partire dall’arrivo di Maglioglio in giuria. E tante altre da scoprire".
Un successo dal 2012. Chi l’ha colpita di più?
"Senza dubbio Frizzi con il suo Piero Pelù ma anche Amadeus con Sandy Marton. Poi il talento di Lidia Schillaci e di Federico Angelucci, la simpatia di Jessica Morlacchi".
Cosa manca adesso nella sia carriera?
"Ho avuto la fortuna di lavorare in Champions League a fianco di Raffaella Carrà nel 12 anni di Carramba. Ho delle idee, dei sogni nel cassetto. Realizzare alcuni programmi che ho in mente. E poi portare sui palcoscenici la commedia teatrale che ho scritto con la collaborazione di Nicola Pecci. Intanto ripartiamo!".
Federico Berti