REDAZIONE PRATO

Scarti tessili, serve un nuovo patto. 'Avviamo qui la sperimentazione'

Incontro con il guru del riciclo. E Bugetti (Pd) presenta una mozione

Paul Connett con il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini

Prato, 6 novembre 2018 - Un parterre d’eccezione al convegno sugli scarti tessili e sull’economia circolare organizzato da Astri (Associazione italiana per il tessile riciclato) nella sala Banti a Montemurlo. Politici, imprenditori, rappresentanti di Confindustria e delle associazioni di categoria per dimostrare come la questione della gestione degli scarti tessili sia un fronte caldo da risolvere ora una volta per tutte. E presto. L’incontro - gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco Mauro Lorenzini - ha avuto come ospite lo studioso americano Paul Connett, che per primo ha teorizzato la strategia Rifiuti Zero. E’ mancata, però, l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni, trattenuta a Firenze da motivi urgenti.

«Sono disponibile a tornare a Prato per svolgere incontri pubblici sul tema», ha fatto sapere l’assessore Fratoni per voce di Ilaria Bugetti, consigliere regionale Pd, che nel frattempo ha presentato una mozione sul riuso degli scarti tessili, proponendo Prato come luogo di sperimentazione di «misure innovative per semplificare la qualificazione del sottoprodotto pre e post consumo». Un’occasione per fare il punto sulla partita degli scarti tessili da ritenere non rifiuti, ma nella loro potenzialità di trasformarsi in materie prime seconde da reimmettere nel mercato. «In attesa del 21 novembre, quando ci troveremo ancora una volta in Regione - spiegano il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore Benedetta Squittieri - si sta lavorando tenendo conto delle direttive europee in attesa di una risposta da parte del Governo a quanto suggerito dalla Regione Toscana. Il primo tassello da definire è quello della caratterizzazione dello scarto tessile. E’ tornata l’ipotesi della discarica del Cassero: gli scarti tessili possono essere accettati solo se caratterizzati. Il che significa che si deve sapere di che tipo di materie è costituito lo scarto. Un passaggio che le grandi aziende possono permettersi, ma è più difficile per le piccole medie imprese come quelle del nostro distretto».

Come fare per superare questo ostacolo? «Sono due le strade sulle quali muoversi. Stabilire a livello regionale le linee guida sull’economia circolare per il tessile e scrivere un patto col distretto di Prato dove ognuno si prenda le proprie responsabilità». Un’ottica che guarda anche a nuovi mercati in cui immettere le materie prime seconde. Come guarda al futuro la lezione dell’entusiasta Connett, presentato dal presidente di Astri, Fabrizio Tesi. «Qui a Prato ho trovato che la fabbrica offre un buon esempio alla comunità civile nel saper riciclare i prodotti di scarto - dice Connett - Talvolta si deve guardare indietro per progredire».