Il giorno successivo al duplice omicidio di Roma, è il 15 aprile, una donna cinese di 46 anni, in Italia con un regolare permesso di soggiorno, viene trovata intorno all’1,30 di notte con il volto ridotto a una maschera di sangue. Chiede aiuto, disperata: la ricostruzione di quanto accaduto è agghiacciante.
Secondo quanto ricostruisce chi indaga, la donna è a bordo della sua auto in via Pistoiese quando un connazionale sale a bordo, sul sedile posteriore, e si fa accompagnare a Vaiano. La donna, forse costretta, imbocca una strada isolata dove l’uomo con una guaina la afferra per il collo, come dimostrano i segni evidenti lasciati sulla pelle della vittima, e la costringe a effettuare un pagamento di 10mila euro dal suo wallet, il portafoglio digitale.
In quel momento arriva una pattuglia dei carabinieri, i due si allontanano e si dirigono verso Prato. Quando l'uomo capisce che il pagamento non è andato a buon fine, perde la testa e spara. Dopodichè si allontana con il telefono della vittima. Il proiettile si conficca vicino alla gola della donna, che tuttavia riesce a fuggire e a chiedere aiuto.
In base al suo racconto, i due si erano conosciuti all'interno di un locale che nel 2024 era stato teatro di un tentato omicidio ai danni di un cittadino cinese.