REDAZIONE PRATO

Scomparso il bilanciaio Alessandro Carretti

Morto per malattia a 77 anni tra le braccia del figlio. Aveva ereditato la ditta (la più anziana d’Italia in materia) dal nonno Francesco

Se n’è andato a 77 anni Alessandro Carretti, una vita intera di lavoro e un epilogo di sofferenza per una forma tumorale che lo aveva colto negli ultimi tempi, fino alla morte nelle braccia del figlio Alessio costantemente al suo fianco e compartecipe nella ditta di via Pomeria.

A Prato dicevi bilance e dicevi Carretti, con un’azienda a conduzione familiare che dal 1870 si occupa di bilance peso o misura, affettatrici, strumenti, arredi per bar ristoranti e per l’industria tessile.

La ditta più anziana d’Italia in materia. Dal 1970 aveva raggiunto anche la specializzazione in arredo "chiavi in mano" con una lunga tradizione familiare fondata sul principio della cordialità e della qualità.

Sempre disponibile il servizio di noleggio dei "pesaneonati", diventato negli ultimi anni un elemento indispensabile di valutazione e di controllo clinico.

Alessandro aveva ereditato dal nonno Francesco un’attività che esulava dal prevalente comparto tessile pratese, per inserirsi in un contesto insolito attraverso il successivo impegno dei quattro figli Francesco, Fabio, Giovacchino, Cornelio, a cui dovevano succedere i fratelli Andrea e appunto Alessandro.

Dalla ditta del nonno in via Baldo Magini si era passati a quella in viale Piave e successivamente in via Pomeria.

Nel frattempo il cugino Vittorio ne fondava un’altra a Firenze con analoghi compiti in via Nazionale e poi in via Gori come illustrato dal nostro Emanuele Baldi in una lunga intervista su La Nazione, uscita per la cronaca di Firenze.

La liturgia funebre è avvenuta ieri nella chiesa parrocchiale dell’Annunciazione alla Castellina, a due passi dalla sua abitazione, presenti in tanti che gli hanno voluto bene per quel suo calore, quella sua umanità nascosta dietro due baffi imperiosi, che gli valevano il soprannome di "baffone" da parte dei molti amici e di tutta la città, in un’apparenza a prima vista burbera e ombrosa, ma di fatto cordialissima.

Una rappresentanza nutrita ai funerali anche del comitato di via Pomeria, costituitosi per iniziativa dello stesso Alessandro, in maniera da garantire il corretto andamento di questa zona e la sua sicurezza, con sede presso l’hotel President di via Semintendi.

Lo stesso comitato di via Pomeria ha inviato una nota a tutti gli associati ricordando Alessandro Carretti come "una significativa figura di riferimento, rassicurante e propositiva in tutto il nostro quartiere e per la città di Prato".

"Una persona gradevole e sempre disponibile" ha commentato anche l’avvocato Paolo Cappelli condomino di Francesco in via Giordano Bruno, presente insieme a tanti altri ai funerali.

Alla moglie Rosaria, al figlio Alessio e ai parenti le condoglianze del nostro giornale.

Roberto Baldi