Tra risultati ottenuti e mancati, di mezzo c’è un fuoco incrociato di accuse. Non se le mandano a dire dietro centrodestra e centrosinistra, all’indomani delle discussioni sugli emendamenti alla Legge di bilancio per dare ossigeno al tessile. E poco importa se l’impegno di tutti solo qualche mese fa fosse quello all’unità. Il risultato sono oggi una serie di accuse incrociate a discapito di Prato e del distretto.
Mentre il Pd per voce del segretario provinciale Marco Biagioni e del deputato Marco Furfaro, accusa i parlamentari di centrodestra dopo la bocciatura del governo all’emendamento presentato dal Tavolo del distretto che prevedeva lo stanziamento di 10 milioni come misura straordinaria, dal canto suo l’onorevole di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta, rivendica il risultato ottenuto: 15,5 milioni in più per la filiera. Soldi non solo per Prato, ma per il tessile.
"È stato approvato in commissione Bilancio l’emendamento che incrementa le risorse previste dall’articolo 10 del decreto Made in Italy, a mia firma e a quella del collega responsabile moda di Fratelli d’Italia Fabio Pietrella, che prevede 15,5 milioni di euro in più nel triennio dal 2025 al 2027. Si tratta di un incremento di risorse destinate alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processo di riciclo, peculiarità soprattutto del nostro distretto. Avevamo promesso che mai avremmo fatto mancare la nostra attenzione, ed il nostro costante impegno, per sostenere, in modo concreto, uno degli asset più strategici del paese. Abbiamo mantenuto l’impegno preso. Lasciamo ad altri le parole piagnucolose e volatili", scrive, in una nota, Chiara La Porta.
Di tutt’altro avviso il segretario Pd, Marco Biagioni: "La condotta della destra inizia a essere preoccupante. Annunciano impegni per la città, li disattendono in parlamento, poi trovano giustificazioni fuorvianti raccontando versioni false che disorientano - dice Biagoni -. L’estensione della cassa integrazione in deroga per quattro settimane a gennaio è frutto della riformulazione di emendamenti presentati sia dal Pd sia dalla destra. Riformulazione che è stata approvata sei giorni fa solo grazie al lavoro delle opposizioni. L’emendamento costruito con il tavolo di distretto invece è stato affossato dalla destra. Questi sono i fatti, il resto sono ricostruzioni di comodo".
Silvia Bini