REDAZIONE PRATO

Scoperto dai Nas falso dentista . Curava i pazienti senza abilitazione. Sequestrato studio: due denunce

Nei guai anche il dottore titolare della struttura. La segnalazione alla procura da parte dell’Ordine dei medici. I carabinieri hanno notato lo strano via vai dal centro. Acquisita la documentazione contabile.

I Nas hanno tenuto sotto controllo lo studio dentistico e hanno ascoltato diversi pazienti Il centro è stato sequestrato

I Nas hanno tenuto sotto controllo lo studio dentistico e hanno ascoltato diversi pazienti Il centro è stato sequestrato

Sequestro preventivo per uno studio dentistico di Prato e due indagati per esercizio abusivo della professione medica. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Prato su richiesta della procura, ed è stato eseguito dai carabinieri del Nas di Firenze che hanno seguito le indagini. A finire indagati sono stati il direttore sanitario dello studio, un medico chirurgo odontoiatra di origine brasiliana e un diplomato odontotecnico, italiano, che svolgeva la professione senza avere i titoli abilitativi.

Le indagini, viene spiegato in una nota della procura di Prato, sono partite da una segnalazione dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Prato a loro volta ‘allertati’ da un ex collaboratore dello studio che aveva notato gli strani movimenti all’interno del centro. L’odontotecnico, senza avere l’abilitazione, svolgeva compiti che non erano di sua competenza, con la connivenza del titolare della struttura.

I militari hanno ricostruito la vicenda ascoltando le testimonianze di alcuni clienti dello studio e acquisendo la documentazione contabile delle prestazioni che sono state svolte nel tempo dall’odontotecnico. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’attività abusiva avveniva grazie alla complicità di una terza persona, un’altra odontoiatra socia dello studio, che metteva a disposizione locali e attrezzatura al collega.

Gli esiti delle attività ispettive e quelli di osservazione e controllo eseguiti sulla struttura da parte dei carabinieri del Nas hanno consentito di monitorare il significativo numero di clienti che accedevano alla struttura. Lo sviluppo investigativo, che si è nutrito delle dichiarazioni dei clienti dello studio e dell’acquisizione di documentazione contabile che riguardava le multiple prestazioni erogate, ha permesso di accertare che una serie di pazienti venivano sottoposti a pratiche odontoiatriche con accesso diretto dell’operatore al cavo orale da parte di un odontotecnico, socio dello studio, privo dei titoli abilitativi dello Stato, necessari per poter eseguire prestazioni sanitarie odontoiatriche.