REDAZIONE PRATO

Scricchiolii nel forte muro dell’omertà

Qualcosa si muove nel muro di omertà che lega la criminalità cinese al territorio grazie ad un mirato piano di...

Qualcosa si muove nel muro di omertà che lega la criminalità cinese al territorio grazie ad un mirato piano di erosione. Scricchiolii, niente di più. Segnali che danno un filo di speranza affinché qualcosa cambi. La strategia messa in atto dal procuratore capo Luca Tescaroli sta dando risultati da giudicare interessanti proprio perché emergono da un silenzio finora pressoché diffuso. Anche tra le vittime di sfruttamento lavorativo. Nessuno parlava, nessuno collaborava. La vittima rimaneva tale. Adesso lo scenario è in fase di trasformazione: paura e complicità, in diversi casi, sono state messe all’angolo. I cinesi soggiogati o i pachistani nuovi schiavi hanno avuto fiducia in chi faceva le indagini.