
All'opera per il raccolto
Prato, 1 aprile 2025 – Hanno piantato insieme finocchi, cavoli, cipolle, insalata, radicchio. E oggi, finalmente, un soddisfatto gruppo di utenti della Cooperativa unitaria invalidi (Cui) con le ragazze e i ragazzi della classe terza - Viticoltura ed enologia dell’Istituto Datini insieme hanno raccolto ortaggi, ma anche e soprattutto amicizia, sorrisi, conoscenze, condivisione. Coltivare relazioni positive e integrazione. È soprattutto questo l’obiettivo per cui è nato il piccolo orto biodinamico di via di Reggiana, nella sede della Cui e a pochi passi dall’Istituto Datini: far lavorare insieme gli studenti e i ragazzi – giovani e meno giovani – seguiti dalla Cui, perché la condivisione e l’integrazione crescano insieme ai frutti della natura.
Un’iniziativa nata nell’ambito del progetto “riAmbientiAMO Prato”, che vede gli studenti del Datini impegnati nella coltivazione di alcuni orti biodinamici alla Villa del Palco, in collaborazione con la Comunità dei Ricostruttori. Progetti sostenuti con convinzione dalla dirigente scolastica Francesca Zannoni e coordinati dall’insegnante Grazia Cosenza.
“Questa iniziativa – spiega Alberto Niccolai, docente di biotecnologie e produzione del Datini – è nata prima di tutto per far sviluppare ai nostri ragazzi competenze relazionali, mentre gli ospiti del Cui possono ottenere benefici a livello psicologico e psicomotorio. Insomma, un positivo scambio reciproco”.
“Sono diversi i progetti che sviluppiamo con le scuole, tutti molto positivi – aggiunge Cristina Puliti della Cui – oltre a questo ci sono ad esempio iniziative di pet therapy e di lotta al bullismo, non solo con il Datini ma anche con l’istituto Dagomari. Per noi si tratta di relazioni molto importanti che arricchiscono reciprocamente”.
Appena un mese e mezzo fa, per dire, la presidente Ambra Giorgi, con tutta la comunità della Cui, ha festeggiato i 50 anni di vita della cooperativa tagliando una splendida maxi-torta realizzata proprio da alcuni studenti dell’indirizzo alberghiero dell’istituto Datini. Nella raccolta di questa mattina si sono impegnati gli studenti della scuola superiore e gli ospiti del Cui, coordinati dall’operatore Matteo Baldi, per l’occasione calatosi nelle vesti di coltivatore con il nomignolo di “Ortuno”.
Il frutto dei mesi di lavoro alle spalle si presentano davvero bene: splendidi finocchi, porri e cipolle profumatissimi, grandi foglie di cavolo nero senza alcun segno di insetti o parassiti, prodotti senza uso di fitofarmaci. La raccolta è stata una festa. E intanto si progetta – il compito sarà affidato agli studenti dell’Agrario – cosa seminare a maggio.