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Scuola in fermento Bonus da 500 euro anche ai prof precari

Sentenza pilota del Tribunale del Lavoro di Prato: esulta la Cgil. Di Santo: "Il ministero ora ne prenda atto. Disparità assurda".

Scuola in fermento Bonus da 500 euro anche ai prof precari

Quante differenze tra docenti precari e a ruolo nonostante il lavoro svolto sia esattamente lo stesso. Una differenza che diventa ancora più pesante nel caso in cui - e sono centinaia le persone coinvolte - gli incarichi siano annuali. Adesso una piccola, ma importante vittoria destinata a fare scuola.

Il giudice del lavoro di Prato ha dato ragione a due docenti riconoscendo loro il diritto ad ottenere la carta docente, ossia il bonus di spesa per l’aggiornamento professionale. Dal 2015 gli insegnanti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale, ma non i precari. Il 15 marzo la sentenza rivoluzionaria il giudice del lavoro del Tribunale di Prato, con due distinte sentenze, ha accolto le ragioni di due insegnanti con contratto a tempo determinato, entrambi iscritti alla Flc Cgil di Prato, che in un ricorso presentato lo scorso anno chiedevano di ottenere la carta docente.

"Con queste due sentenze – dichiara Filomena Di Santo, segretaria generale del sindacato scuola della Cgil –, le prime emesse dal Tribunale di Prato su ricorsi proposti dalla Flc Cgil Prato, i docenti precari hanno visto, finalmente, riconosciuti i loro diritti. Adesso ci aspettiamo che l’amministrazione provveda celermente a pagare il dovuto, consentendo ai due docenti di beneficiare delle opportunità formative al pari dei loro colleghi a tempo indeterminato. È un assurdo dover ricorrere ad un giudice del lavoro per vedere riconoscere quelli che sono i propri diritti. È una sentenza che attendevamo e finalmente è arrivata. Siamo molto contenti, spero che l’esempio sia seguito anche da altri docenti precari e che il ministero prenda atto di questa sentenza e dei fondamentali diritti di un lavoratore. Non ha senso che due colleghi che svolgono lo stesso lavoro fianco a fianco non abbiano gli stessi diritti". Il giudice del lavoro di Prato ha accolto la domanda dei docenti, ha riconosciuto il diritto ad ottenere la carta docente per l’importo di 500 euro, con conseguente condanna dell’amministrazione scolastica. Una pronuncia destinata a fare giurisprudenza e ad affermare il principio reclamato dagli insegnanti precari.