
La scuola primaria «Teresa Meroni»
"Abbiamo saputo, per ora in via informale, che la scuola Teresa Meroni di Carmignanello è a rischio", annuncia l’assessora all’istruzione del Comune di Cantagallo, Manuela Chiaramonti. "La possibilità di sopprimere, per il prossimo anno scolastico, la classe prima della primaria ci indica un triste futuro per il nostro comune. Ma noi non ci rassegniamo, le soluzioni ci sono, la volontà va trovata. Abbiamo chiesto il tempo pieno per la nostra scuola, ma lo Stato non l’ha mai concesso, e questo ha fatto sì che tante famiglie si siano rivolte alle scuole in cui è garantito. È il momento di attivarlo, faremo il possibile, confidando nell’aiuto di tutti: della politica e delle Istituzioni, dei rappresentanti regionali, del dirigente scolastico professoressa Salvati, e del nuovo provveditore agli studi provinciale, la dottessa Baroni, a cui abbiamo chiesto un incontro urgente".
Accanto a lei, il sindaco Guglielmo Bongiorno sottolinea con forza la posta in gioco: "In un comune come il nostro, la chiusura di una scuola non è solo una questione educativa. È il segnale di un destino più ampio che incombe su intere aree: spopolamento, mancata cura del territorio, perdita di identità. Quando una scuola chiude – prosegue il sindaco – non si spegne solo un’aula: si spezza un legame comunitario, una storia collettiva, si apre una ferita che difficilmente si rimargina. La scuola è un punto di riferimento per le famiglie, un centro sociale, un simbolo di resistenza".
"Salvare la scuola di Carmignanello – conclude Bongiorno – non è solo salvare un servizio: è salvare la montagna stessa, ribadire la presenza dello Stato anche nei luoghi più fragili, investire nel futuro. È una sfida che riguarda tutti: istituzioni, cittadini, educatori. Perché la vera scelta è tra un Paese che lascia indietro chi ha meno e un Paese che si prende cura di tutti, a prescindere dai numeri".