REDAZIONE PRATO

Scuola senza forze I custodi non bastano concessi solo 66 posti "Apertura a rischio"

Cgil pronta alla mobilitazione: manca personale ata e amministrativi "L’Ufficio scolastico regionale ha concesso numeri minimi rispetto alle esigenze. I nostri istituti hanno molti plessi da gestire".

Scuola senza forze I custodi non bastano concessi solo 66 posti "Apertura a rischio"

Il colpo di coda tanto atteso è stato una delusione. La scuola non ottiene quanto sperato e come al solito si avvia verso il nuovo anno con numeri risicati già in partenza. Se per i docenti le assegnazioni tutto sommato si sono svolte in modo lineare, non è lo stesso per il personata ata e per gli amministrativi. Le richieste dei dirigenti non sono state ascoltate e così ci sono scuole senza custodi a sufficienza. E così ci sono istituti comprensivi come l’Iva Pacetti o il liceo Livi-Brunelleschi in grossissime difficoltà per il poco personale concesso a fronte di numerosi succursali da gestire.

Più sedi significa necessità di un maggior numero di personale in grado di garantire sicurezza e igiene delle classi e dei laboratori. In ballo non c’è soltanto un aggravio di lavoro per i pochi che saranno in campo, ma un problema ben più grave che riguarda la concreta apertura dei plessi e in particolare delle succursali. I numeri sono impietosi: l’ennesimo allarme arriva dalla Cgil Funzione Pubblica per la carenza di personale Ata. Nonostante le richieste da parte dei presidi le assegnazioni al territorio sono state fatte con il contagocce: i posti in deroga assegnati sono stati 58 a cui si sono aggiunti, in una seconda tranche di nomine, cinque collaboratori scolastici e tre tecnici. Nessuna concessione, per quanto riguarda gli amministrativi.

Un quadro particolarmente difficile a cui si aggiunge anche la maglia nera, per l’abbandono scolastico degli under 16: secondo i dati diffusi dalla Regione per il 2022 a Prato è stata assegnata una criticità 4.

Se Prato piange la Toscana non ride in totale il personale Ata in deroga è di 707 unità suddivise in 159 assistenti amministrativi, 503 collaboratori scolastici, 45 assistenti tecnici a fronte dei 2000 posti necessari per garantire la funzionalità alle scuole. "Una risposta - aggiunge il sindacato - molto scarsa rispetto al Piemonte, che ha concesso 2.623 posti in deroga, e all’Emilia Romagna con 2.479". Anche sul fronte dell’ organico dei docenti la situazione non è migliore, soprattutto per quelli di sostegno sono 1.073 in tutta la provincia per ogni ordine e grado di scuole. Il piano delle assunzioni, non riesce neppure a coprire il turn over dei pensionamenti previsti per il prossimo anno: i posti per gli assistenti amministrativi saranno coperti al 37%, quelli per i collaboratori scolastici al 40% e per gli assistenti tecnici dei laboratori al 22%. Gli incarichi vacanti quindi, verranno coperti con contratti a tempo determinato e quindi con personale precario.

"La responsabilità governativa è evidente, si continua a riferirsi alle tabelle del 2001 che non sono aggiornate e che non fotografano le reali esigenze delle istituzioni scolastiche. Inoltre, il contingente Ata è stato taglieggiato dalle varie leggi di bilancio (finanziaria o stabilità), con un calo di circa 49.000 persone in Italia - attacca la Cgil -. L’Ufficio scolastico rregionale come al solito è stato avaro nel concedere l’organico in deroga, sono stati concessi soltanto 928 deroghe, dei quali 716 collaboratori scolastici. A Prato appena 66 posti. Una risposta molto scarsa per garantire la funzionalità delle scuole".

Silvia Bini