Scuole aperte d’estate. Il piano non decolla. Troppe incognite. Solo pochi aderiscono

Tra i paletti i tempi troppo corti del progetto presentato solo a maggio. La mancanza di personale e il caldo nei plessi scolastici non dotati. di aria condizionata. Solo il comprensivo Gandhi va controcorrente.

Scuole aperte d’estate. Il piano non decolla. Troppe incognite. Solo pochi aderiscono

Scuole aperte d’estate. Il piano non decolla. Troppe incognite. Solo pochi aderiscono

Il Piano Estate, promosso dal ministro Giuseppe Valditara, per rispondere alla chiusura delle scuole durante il periodo estivo investendo 400 milioni di euro per mantenere le istituzioni scolastiche operative nei mesi più caldi non raccoglie consensi. Almeno non in città.

Diverse le motivazioni: il progetto presentato in extremis quando le scuole avevano già stabilito iniziative e priorità, la difficoltà nel trovare personale disponibile a lavorare, poche adesioni e plessi troppo caldi. Insomma una serie di motivazioni che hanno impedito la partenza del progetto ministeriale pensato per rafforzare le competenze, l’inclusione e la socialità degli studenti durante la sospensione estiva delle lezioni. L’obiettivo del Piano Estate è quello di fare della scuola un punto di riferimento per gli studenti durante tutto l’anno, non solo durante l’anno scolastico. Un obiettivo ambizioso che però si scontra con la realtà. Tra le poche eccezioni c’è l’istituto Gadhi che a giugno ha deciso di restare aperto non grazie ai finanziamenti del Piano Estate, ma provenienti da un’altra linea di intervento, anche se la sostanza non cambia. Mentre per il prossimo giugno il dirigente Mario Battiato sta già pensando di aderire al programma di potenziamento offrendo un servizio in più alle famiglie che frequentano l’istituto.

"Non sono riuscito ad aderire perché i finanziamenti sono stati banditi troppo tardi e diventava complicato organizzare - spiega il dirigente della Gandhi Mario Battiato -. Grazie ad un altro finanziamento ministeriale comunque abbiamo attivato corsi di lingua e laboratori per tutti gli studenti della primaria che hanno voluto partecipare. È un servizio in più perché magari molti hanno fratellini o sorelline che proseguono fino a luglio con la materna e quindi anche loro possono usufruire dei locali della scuola". Le lezioni e i laboratori si tengono tutte le mattine dalle 8,30 alle 12,30: un modo per tenere occupati i bambini e farli stare in compagnia.

Non è convinto della validità del progetto il dirigente della Convenevole, Marco Fedi: troppe le incognite ad iniziare dal caldo delle classi. "Il progetto nella sostanza è bello, ma si scontra con i nostri edifici - spiega Fedi - non abbiamo scuole con l’aria condizionata e far stare i ragazzi in aula anche a giugno non è così utile. Anche a livello di strutture sportive non abbiamo tante dotazioni a parte una palestra. Prima di pensare a piani così bisogna scontrarsi con la logistica dell’edilizia".

Dello stesso avviso il collega Giovanni Quercioli dell’istituto comprensivo Pacetti: "Le aule sono calde, non c’è aria condizionata ma soprattutto non abbiamo personale sufficiente". Il piano viene attuato con il personale interno della scuola che intente aderire: "Se non facciamo smaltire le ferie ai docenti e ai custodi poi diventa un problema, certo non possono prendere ferie durante l’anno scolastico quindi per noi la gestione sarebbe stata troppo complicata".

Silvia Bini