PRATO
Il calo demografico non è un problema delle scuole di Prato. Almeno non dell’infanzia che quest’anno, in controtendenza con quanto accade nel resto d’Italia, hanno registrato un boom di richieste. Numeri lievitati tanto che prima ancora che le iscrizioni siano finite mancano già gli insegnanti. Succede alla scuola Pier Cironi dove l’infanzia ha già 90 richieste per settembre. E le iscrizioni termineranno a metà febbraio.
Un ottimo risultato che ha convinto l’amministrazione comunale a farsi già avanti per mettere in guardia l’Ufficio scolastico provinciale. Le Pier Cironi sono statali e quindi il personale viene deciso dal ministero. Ad oggi, ad oltre due settimane dalla chiusura delle iscrizioni, la scuola dell’infanzia Maurizia Tradii che fa parte del comprensivo avrebbe bisogno di due insegnanti in più per formare almeno una nuova sezione.
"Una notizia che accogliamo con grande soddisfazione - commenta l’assessore all’istruzione Ilaria Santi -. Il momento clou sarà quando l’Ufficio scolastico dovrà destinare gli insegnanti, Prato è in controtendenza con il resto delle province e questo lo dimostra". La scuola comprende sei aule, spazio gioco ed aree dedicate alla pittura, teatro ed altre attività manuali.
Gli spazi sono tutti su un solo piano e rinnovati di recente: "Gli spazi ci sono, abbiamo bisogno del personale, vediamo se il ministero riuscirà a capire le esigenze della città", aggiunge Santi. Le iscrizioni alla scuola dell’infanzia sono aperte fino al 18 febbraio e sarà possibile presentare domanda online, per l’anno educativo 2024/2025.
In ogni caso la domanda per le scuole dell’infanzia può essere presentata anche oltre i termini per le materne comunali rivolgersi al Servizio pubblica istruzione e per le materne statali rivolgersi direttamente alla segreteria dell’istituzione scolastica competente.
Prato in controtendenza anche sugli asili nido basta pensare l’obiettivo del Consiglio europeo di Lisbona, che si prefissava di arrivare al 39% di bambini da 0-3 anni iscritti al nido a Prato i dati sono molto più alti e passati in breve tempo dal 40% al 44%. Molte più famiglie in città quindi mandano i figli piccolissimi all’asilo: "Abbiamo tante richieste anche per i nidi per questo ci servono più spazi - aggiunge l’assessore - stiamo accelerando proprio per riaprire a settembre il nido Arcobaleno". La struttura fu chiusa nel 2019 a causa di un incendio che provocò gravi danni all’edificio di via del Purgatorio. A settembre finalmente la riapertura dopo la ricostruzione.
Per quanto riguarda il personale comunale, l’amministrazione a dicembre ha stabilizzato a tempo indeterminato quattro educatrici precarie di asilo nido comunale e scuola dell’infanzia: le stabilizzazioni, a seguito del concorso bandito nell’agosto scorso, rientrano nell’obiettivo dell’amministrazione di avere un numero di maestre costante rispetto ai pensionamenti e di investire per avere maestre di ruolo e meno precarietà nella scuola. A breve ci saranno nuove assunzioni proprio per il nido comunale Arcobaleno.
Silvia Bini