
Il covid diventa un fumetto per aiutare grandi e piccini a ricordare quali sono i comportamenti corretti da tenere in caso di contagio. L’idea è della direzione generale dell’Asl Toscana Centro (in collaborazione con il team della centrale operativa covid) che ha cercato di trasformare la pandemia in una sorta di gioco. Un modo per rendere più facile la vita ai cittadini che ormai da mesi sono bombardati da informazioni sanitarie, continui cambi di dpcm e nuovi termini con cui prendere confidenza. Parole come contact tracing, drive through o Usca diventano infatti più facili se trasformate in una vignetta.
A realizzare il fumetto è stato il disegnatore pratese Niccolò Storai, 42 anni, che vanta collaborazioni a livello nazionale e internazionale sia per i fumetti che per i cartoni animati. Il bando dell’Asl è stato vinto da Storai poco prima delle festività natalizie e da qualche giorno la sua opera è stata messa on line, a disposizione della cittadinanza. "Ho partecipato al bando perché ritengo sia fondamentale dare il proprio apporto nella prevenzione al covid" – spiega Storai –. E poi spero con il fumetto di fare capire in modo semplice cos’è questa malattia anche ai negazionisti. Questo lavoro, inoltre, per me rappresenta un omaggio a tutti quei professionisti che sono in prima linea nella lotta alla pandemia".
I protagonisti principali delle vignette sono quattro. Troviamo Brando, il bambino che manifesta i sintomi tipici del covid mentre si trova a scuola. Poi c’è Marco, il babbo del ragazzino che viene sottoposto a tampone in quanto contatto stretto e risulta positivo. E ancora Sara, la mamma del bambino che fa il tampone e risulta affetta da coronavirus, e infine Carmela, la nonna, a cui viene effettuato un tampone domiciliare. I personaggi sono chiaramente di fantasia, ma vanno a toccare tutte le situazioni tipo che in questi mesi abbiamo vissuto personalmente o di cui abbiamo sentito parlare sui mezzi di informazione. Le loro storie si vanno a intrecciare con quelle degli operatori sanitari che forniscono tutte le indicazioni corrette: troviamo l’infermiera, l’operatore di call center, il medico di famiglia. Ma pure il preside e i compagni di scuola. "Avevamo la necessità di rispondere ai bisogni dei cittadini attraverso un linguaggio semplificato, meno tecnico e più diretto" spiega Alessio Colzi, del team della centrale operativa covid. "Le storie dei protagonisti – insiste – proiettano il lettore nei possibili scenari riguardanti i comportamenti da tenere in caso di positività, le prescrizioni di quarantena, il fine isolamento e i tamponi per il rientro a scuola".
In una vignetta del fumetto troviamo anche lo stesso autore Storai: "L’obiettivo è sensibilizzare tutti alla prevenzione e ai comportamenti corretti – precisa l’autore del fumetto –. Questi disegni rappresentano un modo per mandare messaggi informativi semplici, che risultino alla portata di tutti".
Il fumetto si trova on line sul sito dell’Asl Toscana Centro (www.uslcentro.toscana.it). La speranza è che venga stampato e reso disponibile nei vari luoghi pubblici, come scuole, presidi sanitari e sedi istituzionali, così da farlo leggere a quante più persone possibile. Ma a scaricarlo possono essere anche gli stessi cittadini. "Devo ringraziare la centrale operativa covid perché abbiamo collaborato molto bene assieme – conclude Storai – e spero che nei prossimi mesi si possa proseguire su questo filone di fumetti con nuove puntate e idee nel nome della prevenzione".
Stefano De Biase