SARA BESSI
Cronaca

Sergio Russo, un anno da fantasma: "Per favore, ritrovate mio marito"

La moglie Fiorella: ‘Che colpo al cuore dopo l’ultima segnalazione’

Fiorella Benvenuti mostra il volantino distribuito anche all’estero per rintracciare il marito Sergio Russo, 53 anni

Prato, 11 aprile 2016 - «E’ passato un anno esatto da quel maledetto sabato quando dalle 13,30 non ho più saputo niente di mio marito. Sparito, volatilizzato nel nulla. Sono amareggiata perché penso che non siano state fatte tutte le ricerche del caso. Avrei potuto assumere un investigatore privato, ma i costi sono proibitivi per me che sono disoccupata e ho due figli da crescere».

In questi lunghi dodici mesi Fiorella Benvenuti, moglie di Sergio Russo, 53 anni il 7 luglio prossimo, ha avuto pochi tuffi al cuore e nessuna conferma dei presunti avvistamenti di quel marito che è stato inghiottito nel tempo e nello spazio. «L’ultima segnalazione risale a settembre 2015 quando è arrivato un messaggio anonimo su Facebook», racconta Fiorella che ancora cerca, sostenuta dall’associazione Penelope Toscana con gli avvocati Nicodemo Gentile e Daica Rometta.

«Mi si diceva che era stata vista una persona somigliante a Sergio in una comunità di meditazione dell’alta Italia. Una particolarità mi ha colpita: l’uomo si faceva chiamare Romeo. E Romeo Sierra è lo pseudonimo che Sergio usa nelle mail. Ho telefonato ad alcune comunità senza risultato. Sergio in passato era stato in Scientology e aveva frequentato gruppi di buddisti. Lui era fragile e malleabile psicologicamente sia perché stava attraversando un periodo brutto sia perché senza lavoro dopo che aveva chiuso la sua ditta travolta dalla crisi, sia per tensioni fra di noi». A 365 giorni dalla scomparsa, quello che chiedono la moglie Fiorella e i suoi due figli di 22 e 16 anni è che «se Sergio si è allontanato di sua volontà, ci faccia sapere se sta bene. Soltanto così potremmo metterci l’animo in pace e iniziare di nuovo a vivere. Siamo fermi a quel sabato. Pensiamo che gli sia successo qualcosa di brutto».

Per Fiorella ci sono troppi particolari che non tornano: «Il 10 aprile 2015, il giorno prima di sparire, Sergio ha effettuato un bonifico per l’albergo di Verona dove saremmo dovuti andare per il giuramento del figlio militare. Era felicissimo di andare. La mattina del sabato ha fatto un colloquio di lavoro. Quando è rincasato, abbiamo avuto una discussione banale. Era l’ora di pranzo. Non ha mangiato con noi ed è andato nel suo laboratorio dove stava costruendo un drone, che è ancora lì, coperto da un telo. Solo alle 15,30 ci siamo accorti che lui non era in casa, era uscito a piedi: ho provato a chiamarlo ma il telefono era staccato. I carabinieri lo hanno localizzato per l’ultima volta ad Agliana, poi è stata tolta la batteria e di lui si sono perse le tracce. Ho trovato sostegno nel lavoro del pm Laura Canovai».

Fiorella non si è mai fermata: è stata più volte alla trasmissione «Chi l’ha visto?»di Rai3, ha incontrato il sindaco Matteo Biffoni e ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Matteo Renzi. «Mattarella mi ha risposto tramite la Prefettura. Quando a dicembre mi hanno chiamato, per un momento ho pensato che ci fossero novità», racconta Fiorella, che ha divulgato dagli Usa alla Thailandia volantini in inglese con la foto del marito. «Nella risposta Mattarella ha invitato le istituzioni a fare il possibile per risolvere il mio caso, a non lasciarlo perdere e a darmi tutto il sostegno necessario».