REDAZIONE PRATO

Operaio denuncia i suoi sfruttatori. Arrestati due imprenditori

L’uomo, cinese come i due datori di lavoro, era stremato da turni di lavoro infiniti per una paga di circa 3 euro l’ora

Polizia municipale a Chinatown

Prato, 6 settembre 2023 – Stremato da turni lavorativi insostenibili - anche sedici ore al giorno con una retribuzione di circa 3 euro all’ora - alla fine ha avuto i la forza di denunciare quella sua condizione per niente dignitosa rivolgendosi allo sportello immigrazione del Comune di Prato. E grazie a questo gesto coraggioso un operaio cinese, irregolare in Italia e giunto qualche anno prima con visto turistico, ha messo in moto un’inchiesta sullo sfruttamento lavorativo, coordinata dalla Procura e condotta dal Gruppo antisfruttamento del dipartimento di prevenzione Asl Centro e dell’unità investigativa della Polizia municipale. Un’indagine corposa che ha portato all’arresto di due imprenditori cinesi di 36 e 37 anni, gestori occulti di una maglieria con sede a Montemurlo. I due orientali sono ai domiciliari col divieto di comunicare con estranei alla famiglia. "Una vera e propria strategia imprenditoriale fondata sulla massimizzazione del profitto a discapito della sicurezza e della dignità dei lavoratori": è in questi termini che il giudice per le indagini preliminari ha accolto il quadro indiziario raccolto dagli investigatori.

L’operaio, che era arrivato in Italia per migliorare la sua condizione di vita, si è trovato inglobato in un vortice di sfruttamento, senza tutele e diritti, senza riposi, ferie e assenze retribuite, costretto a vivere nei medesimi locali di lavoro o in alloggi di fortuna. Questi ultimi nonostante i vari controlli ispettivi subiti e le sanzioni ricevute non hanno mai cambiato modus operandi . Gli investigatori hanno individuato i luoghi esatti dello sfruttamento: un maglificio con sede a Prato al quale ne è subentrato un altro a Montemurlo. La denuncia della vittima, ora inserita in un percorso protetto e di assistenza sociale, è stata supportata da riscontri ottenuti con appostamenti, pedinamenti, e immagini video delle telecamere di sorveglianza. Sono stati raccolti elementi che hanno evidenziato le modalità illegali messe in atto dagli indagati verso i loro operai. E’ stato riscontrato che sono 7 i lavoratori - dei quali 6 irregolari sul territorio nazionale - impiegati nel processo produttivo per almeno 12 ore al giorno (anche in orario notturno), 7 giorni su 7, inclusi i sabato, le domeniche e altre festività, costretti a lavorare in ambienti privi delle minime condizioni di igiene e sicurezza. Emblematica, a riguardo, la situazione riscontrata durante una delle ispezioni: i tecnici della prevenzione hanno rilevato che i dispositivi di sicurezza dei macchinari tessili utilizzati dalle maestranze erano stati manomessi.

Sa.Be.