
Scioperanti (foto di repertorio)
Prato, 17 aprile 2025 - Sciopero oggi contro le politiche antisindacali, il lavoro nero e il caporalato alla Logistica Shun Da di via dei Confini a Prato. Lo annuncia Sudd Cobas, spiegando che lo sciopero proseguirà per tutta la notte, con possibilità di protrarsi anche nella giornata di domani e nei giorni seguenti. «L'azienda - ricorda in una nota il sindacato - è già nota alle cronache, a causa del rogo doloso che ha subito lo scorso luglio e in quanto destinataria di un pacco esplosivo a febbraio 2025. Da un anno gli operai e gli autisti della Shun Da denunciano fenomeni e metodi paramafiosi, di cui loro e gli altri lavoratori impiegati rischiano di cadere vittime incolpevoli. Dopo che nel giugno 2024 un primo sciopero portava alla stabilizzazione 8x5 degli autisti, Shun Da ha iniziato a promettere aumenti e premi di centinaia di euro a chi decideva di non iscriversi al sindacato». «Sono continuate le 'assunzioni’ di autisti e facchini a nero - prosegue la nota -, e ha continuato a essere presente in magazzino un caporale pakistano con il chiaro obiettivo di controllare la forza lavoro, tenere lontano il 'rischiò delle 8 ore per 5 giorni e sradicare la sindacalizzazione dal magazzino. Modalità che ricordano in modo inquietante quelle denunciate dal sindacato alla Acca di Seano e proprio in questi giorni confermate dalle indagini della procura». Per Sudd Cobas «il punto vero, che bisogna riconoscere e affrontare, è che nessuno di questi è un caso isolato. Nel distretto tessile di Prato vige un sistema di caporalato e di ricatto che impone ai lavoratori finti contratti part-time, lavoro nero, assenza di sicurezza sul lavoro e turni massacranti. Per questo motivo non ci fermiamo: proprio là dove la situazione è peggiore, c'è più bisogno di sindacato. La lotta per i diritti e per una vita più bella oggi arriva davanti ai cancelli della Shun Da, fino a che le 8 ore non saranno per tutti e il sistema mafioso che sfrutta i lavoratori, e si avvale di caporali per intimorire gli operai, sarà sconfitto, magazzino per magazzino, fabbrica per fabbrica».
Maurizio Costanzo