Si finge avvocato e le spilla soldi. Torna l’allarme truffe agli anziani

Due casi in pochi giorni: la scusa è quella dell’incidente del figlio. Una donna ha consegnato tutto il denaro che aveva in casa

Si finge avvocato e le spilla soldi. Torna l’allarme truffe agli anziani

Si finge avvocato e le spilla soldi. Torna l’allarme truffe agli anziani

Truffatori in azione. A Montemurlo sono tornati ad agire i malfattori telefonici del finto incidente al figlio. Negli ultimi giorni sono due i casi segnalati alla Tenenza dei carabinieri, uno purtroppo andato a segno con la consegna di denaro ai malviventi. Ad essere coinvolti non sono solo persone anziane, ma anche più giovani, perché i truffatori non si soffermano troppo sull’età ma fanno leva sulla sfera affettiva e sull’apprensione delle vittime. Il copione è sempre lo stesso: la persona riceve una telefonata da parte di un sedicente avvocato che la informa di un incidente stradale causato dal figlio, per il quale un incaricato sarebbe passato dal suo domicilio a ritirare denaro e gioielli necessari per pagare i presunti danni e l’assistenza legale. La donna in un caso ha consegnato il denaro che aveva in casa mentre nell’altro la truffa è saltata. "Le persone che fanno le telefonate fingono di essere medici, avvocati, notai o appartenenti alle forze dell’ordine, ingenerando quindi nell’interlocutore fiducia - spiega il maresciallo Alessandro Cecchetti della Tenenza dei carabinieri di Montemurlo -. In questi casi, la prima cosa da fare è agganciare il telefono, interrompere la chiamata e cercare di mettersi in contatto con il figlio o il parente che si dice coinvolto nell’incidente. Se non si riesce a contattarlo, è bene chiamare subito il 112 che provvederà a fare le opportune verifiche. Inoltre, è utile ricordare che nessun appartenente alle forze dell’ordine o altra persona può essere titolata a presentarsi al domicilio per ritirare soldi o gioielli per coprire le spese dei danni derivanti da presunti incidenti o spese legali". I truffatori hanno interesse a tenere quanto più tempo possibile la vittima al telefono, impedendole così di contattare il parente e di fare le opportune verifiche.

Nel frattempo il complice si presenta a casa e, facendo leva sull’emotività e l’apprensione della vittima, si fa consegnare denaro o gioielli. "Non c’è mai una richiesta standard, i truffatori cercano di farsi consegnare tutto ciò che uno ha in casa e, se non ci sono soldi, prendono oggetti preziosi", continua Cecchetti. Anche il sindaco Simone Calamai, appresa la notizia dell’ennesima truffa a danni di ignari cittadini, rinnova l’appello a prestare la massima attenzione: "Si tratta di due episodi particolarmente dolorosi, perché si fa leva sulla buona fede e si va ad intaccare la sfera affettiva. Molte delle persone che subiscono queste truffe provano un profondo senso di vergogna e per questo esprimo la mia più sentita vicinanza alla persona che è stata raggirata".