"La situazione in cui versa il tribunale di Prato è da anni complessa ed si è aggravata, a causa del non aver previsto e fatto interventi strutturali che da tempo, e decisamente con altri governi, sarebbero stati necessari". Interviene così la deputata di Fratelli di Italia, Chiara che La Porta sul caso del tribunale di Prato. "E’ nel febbraio scorso che il governo ha sbloccato 200mila euro, un finanziamento che, dopo anni di stallo, ha permesso la ripartenza dei lavori di miglioramento e di ristrutturazione di alcune parti dell’edificio, tra cui il completamento dell’ingresso principale – ha detto La Porta –. Di fatto, quindi, il solo esecutivo che si è occupato concretamente dell’edificio è stato proprio il governo Meloni ed i ministeri competenti".
"La situazione del tribunale di Prato è allarmante e, per questo, ci siamo mobilitati da anni. Dopo il “caso topo” sono stati effettuati immediatamente sopralluoghi e accertamenti da parte di tecnici sia del procuratore sia del Ministero per fornire un quadro generale della situazione impiantistica e strutturale, verificando anche sull’effettiva presenza di polvere di amianto – interviene invece la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici – . Vogliamo avere una fotografia nitida sullo stato attuale e velocizzare gli interventi. Intanto, l’impianto elettrico è stato ripristinato, quello di riscaldamento no, ma sono in corso verifiche: siamo in attesa dei dati del monitoraggio così da verificare la presenza di polvere di amianto. Ho informato il viceministro Sisto della situazione e, appena terminate le indagini, sarà mia premura mandargli una relazione dettagliata, tenendo conto dei contenuti dell’assemblea di ieri".
"Prato vive una condizione insostenibile, con carenze di organico che sfiorano il 50% e una struttura che necessita di interventi urgenti", dice il segretario provinciale del Pd, Marco Biagioni, che ringrazia magistrati e personale per l’impegno dimostrato malgrado le condizioni proibitive della struttura e aggiunge: "Come Partito Democratico non siamo stati fermi. Grazie al lavoro dei nostri parlamentari abbiamo ottenuto l’approvazione di un ordine del giorno, votato anche dalla destra, per impegnare il governo su assunzioni e lavori strutturali. Ma gli impegni del governo sono rimasti sulla carta. Non servono annunci, non servono passerelle che si concludono nel nulla".
Nella giornata di ieri è intervenuto anche il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia. "Sullo sfondo del dibattito sulle riforme che riguardano la magistratura ci sono i problemi reali della giustizia italiana. Le difficoltà a livello di organici e strutture. Problemi che vengono quotidianamente ignorati. Quello che sta accadendo a Prato è la cartina di tornasole di un problema ampio che riguarda diversi distretti e strutture. Su questo ci aspettiamo risposte immediate ed efficaci".