SILVIA BINI
Cronaca

Sicurezza urbana. Nasce il forum di ascolto: "Cittadini come sentinelle"

La sindaca ha presentato l’iniziativa durante un convegno a Reggio Emilia "La prossimità è la miglior risposta". Sarà formato da esperti del settore .

«La sicurezza urbana e le sfide sulle città invisibili» il convegno organizzato dal Comune di Reggio Emilia

«La sicurezza urbana e le sfide sulle città invisibili» il convegno organizzato dal Comune di Reggio Emilia

Chi meglio di residenti e cittadini conosce i problemi delle singole frazioni e dei quartieri. Solo chi vive in un determinato territorio ne può descrivere pregi e difetti alla perfezione. Parte da qui il progetto sulla sicurezza urbana lanciato dalla sindaca Ilaria Bugetti al convegno "La sicurezza urbana e le sfide sulle città invisibili", organizzato dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con il Forum italiano sicurezza urbana per confrontarsi sulle progettualità che le pubbliche amministrazioni possono mettere in campo con un approccio integrato per governare e limitare fenomeni complessi che abitano le nostre città e possono condizionare l’uso degli spazi pubblici.

Si chiama "Forum di ascolto e di tutela l’organismo" a cui la sindaca vuole affidare un’azione di prossimità per individuare problematiche in tema di sicurezza, conflittualità sociale e mal frequentazioni che solo chi vive il territorio può conoscere. Bugetti ha partecipato alla tavola rotonda con gli amministratori di Milano, Cesena, Ferrara e Reggio Emilia. La formula presentata per Prato prevede piccole e grandi azioni rivolte sia al centro che al resto della città, per migliorare decoro e tutele per i cittadini. Da una parte c’è il potenziamento dei controlli della polizia municipale in centro e, attraverso la figura del vigile di quartiere, nelle zone più complesse quali Macrolotto Zero, Soccorso e San Paolo, nonché della presenza delle associazioni di volontariato delle forze delle ordine che hanno anche aperto o stanno per aprire le proprie sedi in punti difficili del centro quali San Domenico e la stazione del Serraglio.

Dall’altra ci sono azioni di riqualificazione e di decoro che significano mantenere la vivacità del centro ma anche attenzione alle piccole cose dentro e fuori le mura. Nel primo caso l’amministrazione comunale sta lavorando a un bando sui fondi sfitti del centro, nel secondo il concetto di attenzione si è tradotto nella decisione di aprire in ogni ex circoscrizione lo sportello "Comune vicino" che contribuisce a far sentire la presenza delle istituzioni in ogni quartiere.

Lungo il solco della prossimità si inserisce anche la novità lanciata a Reggio Emilia, ossia il "Forum di ascolto e di tutela". Sarà formato da persone che hanno un’esperienza in materia di sicurezza, conflittualità sociale e prevenzione. Rappresenterà una sorta di super sentinella qualificata per aiutare gli enti competenti a intervenire in modo mirato su una determinata criticità, da soli o in sinergia con gli altri organismi in base alle competenze. Tale nuovo osservatorio privilegiato sui temi della sicurezza avrà una sede fissa, da individuare, e si muoverà sul territorio con dei punti di ascolto, oltre a confrontarsi periodicamente con il mondo dell’associazionismo, con i comitati e con gli amministratori di condominio in modo da avere una visione a 360 gradi della città, arrivare al dettaglio di eventuali criticità e collaborare con ogni singola realtà per trovare di volta in volta le soluzioni migliori direttamente o coinvolgendo gli enti competenti a cominciare dalle forze dell’ordine.

"La prossimità - ha detto Bugetti - è l’approccio migliore che possiamo mettere in campo per aumentare la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini che passo dopo passo, risposta dopo risposta, ci aiuteranno sempre di più a far emergere situazioni problematiche per bloccarle sul nascere o prima che assumano dimensioni più difficilmente gestibili. Battere degrado e inciviltà, far sentire la nostra presenza sui territori, significa influire sulla serenità e sulla qualità della vita dei cittadini che saranno più disposti a prendersi cura e a partecipare alla vita dei territori dove abitano e lavorano. E’ il contributo che possiamo e vogliamo attuare per aiutare le nostre forze dell’ordine a svolgere il loro dovere quotidiano alla luce di organici non adeguati a una città di 200mila abitanti, caratterizzata dal distretto tessile più grande d’Europa e una popolazione multiculturale".