Prato, 13 febbraio 2025 – Quando sarai piccola è un brano struggente, delicato, intenso: per Simone Cristicchi applausi e lacrime al debutto a Sanremo. Accanto a lui c’è Amara, Erika Mineo, la cantautrice pratese nata nell’84 che dal 2022 è sua compagna di vita e con lui ha scritto una delle canzoni più belle del festival. Entrambi sul palco dell’Ariston per la serata delle cover hanno scelto La cura di Battiato, che tante volte hanno cantato insieme nel tour dedicato all’artista siciliano, che di Cristicchi è stato maestro. Anche al Politeama nel 2023 il loro concerto fu un grande successo, lo è stato nei teatri di tutta Italia.
![Amara e Simone Cristicchi (Ph. Giorgio Amendola)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YzRlZTcxYWUtNGI4MS00/0/amara-e-simone-cristicchi-ph-giorgio-amendola.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Quando sarai piccola è una canzone speciale, che Cristicchi ha dedicato alla madre. “C’è voluto tempo per cesellare i versi, non era facile – ha spiegato –. Con Amara ci eravamo concentrati soprattutto sulla tenerezza, sul senso di prendersi cura, di vedere questa madre anziana che diventa bambina. Poi abbiamo sentito l’importanza di inserire il senso di impotenza davanti alla trasformazione della vita, e quindi la rabbia. Abbiamo lavorato tantissimo su questo brano, perché non è facile raccontare una cosa così privata”.
Non sarà la prima volta all’Ariston per Erika Mineo. Il suo esordio nel 2014 con la canzone Credo, che la lanciò all’attenzione del grande pubblico. Tre anni dopo il ritorno al festival come ospite, con il brano Pace e come autrice di Che sia benedetta per Fiorella Mannoia: secondo posto, premio al miglior testo e premio sala stampa. E’ un periodo di grande intensità creativa per l’artista pratese, che a novembre ha pubblicato il suo primo libro, La certezza di essere viva, edizioni Baldini Castoldi. E’ una specie di autobiografia, scritta partendo dai suoi taccuini, tenuti sempre in borsa e riempiti per anni di annotazioni, pensieri. E’ stata Elisabetta Sgarbi a spingerla a trasformarli in un libro. “Un archivio della mia vita, ne ho accumulati centinaia – ha raccontato –. Il lavoro di selezione è durato quasi un anno: è stato bellissimo vedere questo cammino. Dai primi vent’anni vissuti a Prato, a come sono diventata. Credo che dentro di noi ci sia un megafono che ci cammina accanto. Cerchiamo sempre tutto fuori, in verità tutto quello che ci serve è dentro”.