Sistema in tilt, ancora caos ricette. Lunedì scatta la protesta dei medici

Uno ‘sciopero simbolico’, spiega Sciumbata, dottore e anche presidente della commissione consiliare 5 "Per dieci minuti non risponderemo al telefono o faremo ricette. Così non si può andare avanti".

Medici di medicina generale sul piede di guerra. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei dottori di base è stato l’ennesimo stop al sistema delle ricette elettroniche. Giovedì sistema per le ricette dematerializzate in tilt e anche ieri i medici si sono trovati a vivere una giornata complicatissima sul fronte delle prescrizioni di esami e visite: disagi e disservizi per i loro assistiti, e un super lavoro per i dottori. Ma almeno una volta alla settimana ormai è così. E il limite è stato raggiunto.

"La situazione non è più tollerabile. Siamo pronti a fare un’azione dimostrativa, una sorta di sciopero, per far sentire il nostro disappunto. Lunedì prossimo per dieci minuti ci asterremo dal rispondere al telefono, dal fare ricette e fare altre prestazioni". Incrociare le braccia dieci minuti per dare un segnale. Così Rosanna Sciumbata, medico di medicina generale e presidente della commissione consiliare 5, che insieme ad altri colleghi si è fatta promotrice della protesta. Un gesto simbolico forte al quale stanno già aderendo varie aggregazioni funzionali territoriali (Aft) a partire da quella della zona sud di Prato per estendersi anche a Pistoia, Empoli e Firenze.

Al momento il numero delle adesioni sfiora la cinquantina di professionisti ma è destinato a crescere. Tra i disservizi, ieri se ne è aggiunto un altro, come segnala Sciumbata. "Oggi abbiamo scoperto che molti esami non rientrano più nei Lea, esami prescrivibili solo in determinate situazioni e mutuabili, come l’esame delle transaminasi. Una situazione paradossale che alla fine va a gravare sugli assistiti".

Dopo una mattinata complicatissima, nel pomeriggio poi il sistema ha ripreso a funzionare, almeno in parte, consentendo la prescrizione per gli esami e il rifornimento per i vaccini, ma solo per gli over 60.

"Oltre al caos dematerializzata, ci dobbiamo confrontare con il nomenclatore che si sta aggiornando per cui molti esami non rientrano nei Lea (livelli essenziali di assistenza), per cui è difficile fare le prescrizioni – aggiunge un altro medico – una doccia fredda per tutti. Ci siamo trovati con questo nuovo problema, oltre a tutti i disagi e ritardi legati alle ricette che vanno avanti ormai da settimane".

Ricordiamo che più volte Sciumbata ha chiesto ad Andrea Belardinelli, responsabile del settore "Sanità digitale e innovazione in Regione" di partecipare a una seduta della Commissione Consiliare 5 del Comune di Prato sui disservizi sanitari su sistema ricettazione dematerializzata. Ma ad oggi, nulla.

Sara Bessi