
L’uomo è stato soccorso da un’ambulanza e portato in strada
Prato, 25 aprile 2025 – E’ stato soccorso in strada con un femore rotto e i segni di lividi ed escoriazioni su gran parte del corpo. Un misterioso episodio che è avvenuto sabato scorso, intorno alle 13. L’uomo, un cinese di 60 anni, è stato soccorso a Grignano da un’ambulanza allertata da alcuni passanti.
I soccorritori lo hanno prelevato e portato al pronto soccorso dove i medici gli hanno riscontrato la frattura del femore e lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico. Che cosa sia successo al cinese è ancora tutto da chiarire. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe raccontato ai medici di essere caduto dalle scale e di essersi procurato così la frattura e i lividi. I medici, non convinti, però, hanno allertato la polizia.
I segni sul copro dell’uomo potrebbero essere compatibili con una aggressione o con un pestaggio. Tutte le ipotesi, al momento, sono possibili. La squadra mobile – a cui è stato affidato il compito di fare chiarezza – è in attesa di poter ascoltare l’orientale per capire se la versione della caduta dalle scale è plausibile. Il cinese è sempre ricoverato ma, per fortuna, non è in pericolo di vita.
Non ci sarebbero testimoni per verificare se la versione data dal ferito è vera.
Come detto, nessuna pista è esclusa neppure quella dell’aggressione collegata agli ultimi episodi violenti avvenuti all’interno della comunità e neppure una ritorsione sul posto di lavoro. Si indaga per capire se si possa trattare di un caso di sfruttamento: l’uomo si sarebbe potuto fare male mentre era al lavoro e potrebbe essere stato scaricato in strada ferito anziché essere portato in ospedale.
Negli ultimi tempi sono stati molti i casi di violenza all’interno della comunità cinese che hanno fatto alzare il livello di attenzione da parte delle istituzioni.
Alcuni fatti sono sicuramente collegati fra di loro – come gli attacchi incendiari del 16 febbraio scorso –, altri sono episodi su cui la polizia sta ancora indagando. A cominciare dall’aggressione avvenuta una decina di giorni fa all’interno del circolo Jld di via Filzi: un uomo è stato picchiato e ridotto in fin di vita da un gruppo di connazionali. A due giorni di distanza c’è stata un’altra aggressione, questa volta in strada, in via del Purgatorio.
Un cinese è stato accerchiato da una decina di persone che lo hanno picchiato e accoltellato e poi hanno sparato diversi colpi di pistola in aria. In questo caso il cinese, per fortuna, è rimasto lievemente ferito. Trascorsa un’altra settimana c’è stato un fatto agghiacciante: un cinese che lavora al circolo “Number One” di via Scarlatti (tutt’ora irreperibile) ha tentato di rapinare una connazionale sparandole alla testa. La donna è viva per miracolo in quanto la pallottola si è fermata in gola. ma non è finita qui. Nella notte fra venerdì e sabato scorsi, un altro cinese sarebbe stato aggredito in via Meucci.
Non è chiaro se gli abbiano sparato – come riferisce la procura – o se se sia stato ferito con un’arma bianca, come hanno detto i medici. A poche ore di distanza dall’aggressione in via Meucci il sessantenne è stato trovato a terra a Grignano con il femore rotto. Forse è solo una coincidenza ma gli investigatori preferiscono non lasciare nessuna pista intentata.
Accanto a questi episodi si sta consumando una “faida” fra gruppi imprenditoriali contrapposti per il controllo del mercato delle grucce e della logistica. In questo contesto si inseriscono gli attacchi incendiari (il primo quello del luglio scorso in via Nottingham) del 16 febbraio scorso. E poi l’omicidio a Roma di un altro cinese che era imputato nella vecchia inchiesta sulla mafia cinese “Chinatruck”. Le coincidenze cominciano a essere troppe.
Laura Natoli