
Alcuni dei residenti che ieri mattina hanno partecipato alla ‘pulizia straordinaria’ al Soccorso
Mattinata all’insegna delle pulizie per alcuni cittadini che, in maniera autonoma, si sono organizzati per ripulire i giardini di via Marx da, carta, plastica e rifiuti vari. "Sono molto contenta perché è stata una mattinata di festa – racconta Giada Bolognesi, una delle ideatrici del progetto – c’erano persone di tutte le età e anche qualche straniero, persone contente di stare insieme e fare qualcosa di utile per il nostro quartiere. Era ciò che ci aspettavamo e speravamo, non volevamo far nulla di più che sensibilizzare alla cura del luogo tutti insieme". All’evento presenti non solo residenti del Soccorso ma anche cittadini provenienti da Mezzana e dalla Pietà.
L’invito, distribuito tramite un volantino scritto in più lingue, è stato accolto anche da alcuni ragazzi nigeriani e da un gruppetto di pachistani. "Sono ragazzi che spesso si ritrovano ai giardini per stare insieme. Si sono offerti di pulire con noi e penso sia un ottimo segnale che definisce la voglia di integrarsi in maniera positiva", raccontano gli organizzatori.
Ad accompagnare genitori e nonni sono arrivati numerosi giovanissimi, anche loro armati di guanti, sacchetti e tanto entusiasmo. "Abbiamo pulito anche la libreria di RiciclIdea – continua Giada – spolverando i libri già presenti ed inserendone di nuovi. I nostri segnalibri, creati per l’occasione, sono stati lasciati tra le pagine come piccola sorpresa".
Un momento di attenzione è stato rivolto al monumento di Giò Pomodoro "La Isla Negra". Gli organizzatori della pulizia partecipata hanno fatto partire la raccolta firme per chiedere al Comune di Prato l’istallazione di una targa identificativa e la valorizzazione dell’opera.
Serena, presente alla manifestazione, afferma che "la pulizia partecipata si è resa necessaria perché c’è poca attenzione per il territorio, che, presentandosi poco pulito, porta i cittadini a non prendersene cura. Trovando un ambiente pulito mi sento di lasciarlo nelle stesse condizioni. Purtroppo, ugual cosa fanno quando lo trovano sporco. La mia formazione, avvenuta in ambiente scout, mi porta a lasciare il mondo in condizioni sempre migliori".
"Negli ultimi anni, in attesa del tunnel del Soccorso, l’attenzione rivolta al quartiere è stata sempre minima – continua – Aspettiamo ancora la realizzazione di questo progetto di cui non siamo riusciti a vedere nemmeno la fase embrionale. Molti rioni di Prato sono stati già ampiamente valorizzati e risistemati mentre il Soccorso, in attesa di far qualcosa di grandissimo, è stato lasciato all’involuzione". Sono in fase di programmazione da parte del gruppo di residenti numerose iniziative simili, che dovrebbero coinvolgere anche le associazioni del territorio.
m.m.