
"Certe dichiarazioni creano solo danni alle nostre attività. Le palestre non sono luoghi che favoriscono il contagio. Si punisca chi non rispetta i protocolli, non un’intera categoria". C’è preoccupazione e rabbia nel mondo delle palestre, dopo la minaccia di una possibile chiusura del settore dalla prossima settimana se i protocolli anti-contagio non verranno rispettati. "l governo vuole valutare in una settimana ciò che non è stato in grado di valutare dal 25 maggio a ora. Tutto questo è offensivo per chi ha investito tanti soldi per rispettare un protocollo molto rigido e oggi continua a far applicare rigorosamente le regole a tutti i clienti", commenta Gianna Meoni, titolare delle palestre Universo. "Se ci sono strutture che non sono in regola si facciano sanzioni ma non si può penalizzare un intero settore". Dello stesso avviso Rossano Raffaelli, titolare di Serendip: "La comunicazione è stata completamente errata da parte del premier Conte. In questo modo chi voleva iscriversi o rinnovare l’abbonamento non lo farà. Non è pensabile colpire un intero settore per colpa di alcuni: se ci sono attività che non rispettano i protocolli si vada a sanzionare quelle attività". "Se dovremo chiudere tutti per colpa di pochi sarà una vera catastrofe. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte", aggiunge Fabio Barni dell’Accademia Crossfit Prato. Noi seguiamo i protocolli alla lettera e anche oltre. Avevo già stoppato il contatto negli allenamenti delle arti marziali la settimana scorsa e per quanto riguarda il crossfit, grazie agli ampi spazi, siamo perfettamente in grado di offrire uno spazio di allenamento ben distanziato e delimitato per ciascun cliente che può entrare simultaneamente in palestra".
L.M.