Stefano De Biase
Cronaca

Sorrisi, dribbling e gol: è finita l’astinenza

I bambini del Grignano sono i primi a scendere in campo. Ieri il via agli allenamenti. C’eravamo anche noi per capire cos’è cambiato

Ore 17.10 in punto: c’è chi arriva in macchina, chi in bici con lo zainetto sulle spalle e chi accompagnato a piedi mano nella mano dalla mamma. I genitori consegnano l’autocertificazione, a tutti viene misurata la febbre e poi via di corsa in campo. Sono prove di normalità quelle che si sono vissute ieri pomeriggio al campo San Pietro dell’Acu Grignano. La società del presidente Fabio Gori è stata la prima del calcio pratese a fare riprendere gli allenamenti individuali ai propri tesserati. La scelta è ricaduta solo sui bambini più piccoli della scuola calcio (quindi non tutto il settore giovanile) per cercare di dare una mano alle famiglie che vanno a lavorare e per evitare di lasciarli a giocare nei giardini senza nessuno che li controlli. "Un po’ mi sono emozionato", rivela il presidente dell’Acu Grignano Fabio Gori. "Eravamo chiusi dal 7 marzo, l’ultima squadra ad allenarsi al San Pietro era stato il gruppo del 2008 sotto la guida di mister Pecoraro. Oggi (ieri, ndr) abbiamo ricominciato con sette bambini del 2010 allenati dal tecnico Marco Nesi. Le famiglie erano tutte entusiaste, non vedevano l’ora di fare riprendere gli allenamenti ai loro figli".

Il campo è stato suddiviso in vari quadranti, così da dare la possibilità a ogni bambino di avere un proprio spazio riservato. Gli allenatori e i dirigenti sono rimasti sempre con la mascherina a coprire naso e bocca. Gli allenamenti sono stati naturalmente individuali, i ragazzi hanno provato il controllo del pallone, movimenti come dribbling o scatti sfera al piede e poi calciavano in porta. Niente scontri di gioco o partitelle. "Abbiamo seguito le direttive del ministero della Salute e dell’ufficio per lo Sport", racconta il responsabile della scuola calcio Gabriele Pecoraro. "E’ stato un lavoro molto impegnativo, ma vedere la gioia in campo di questi ragazzi ci ripaga di tutti gli sforzi fatti in queste settimane. Il campo ci è mancato tantissimo, tutti quanti non vedevamo l’ora di potere ripartire". Tutta la settimana al San Pietro sarà all’insegna degli allenamenti. Il martedì sarà la giornata all’annata 2009, il mercoledì ai Piccoli Amici, il giovedì ai due gruppi del 2008 e il venerdì al 2007. Per i ragazzi più piccoli è prevista la presenza di un allenatore ogni cinque bambini, mentre per i più grandi c’è un mister ogni dieci baby calciatori.

"Abbiamo fatto l’impossibile per garantire un servizio a tutte le famiglie", racconta Andrea Bacco, membro del consiglio direttivo. "Purtroppo non tutti i ragazzi hanno potuto partecipare perché non il servizio del pulmino ancora non è attivo ma speriamo quanto prima di potere accoglierli tutti, dal primo all’ultimo". In campo la felicità dei ragazzi è evidente. Molti di loro sono rimasti chiusi in casa per mesi, senza incontrare amici e compagni di squadra. Tutti corrono dietro al pallone e in un solo colpo il lockdown diventa solo un lontano brutto ricordo. In campo a dare le indicazioni c’è mister Nesi. Alle 18.50 arriva il fischio che sancisce la fine degli allenamenti. Di solito si andrebbe sotto la doccia, ma in periodo di coronavirus questo non è più possibile. Gli spogliatoi sono infatti chiusi, così come il bar e tutte le altre strutture accessorie dell’impianto. I bambini riprendono la sacca e accompagnati dal mister escono dal campo di gioco. Sono le 18.55, i genitori li attendono fuori dal San Pietro. Due parole per salutare a distanza l’allenatore e poi diretti a casa. Questa volta però col sorriso sulle labbra. L’astinenza da calcio è finita. Finalmente si può tornare a correre dietro al pallone.