Sos ondate di calore. Lavoratori edili a rischio: "Possibile attivare la cassa integrazione"

Tesi, responsabile Filca-Cisl Toscana territorio di Prato, richiama ad applicare accorgimenti per tutelare la salute di chi opera nei cantieri "La legge consente di usare la cig sopra i 35°, come per la pioggia".

Sos ondate di calore. Lavoratori edili a rischio: "Possibile attivare  la cassa integrazione"

Sos ondate di calore. Lavoratori edili a rischio: "Possibile attivare la cassa integrazione"

Il caldo ha controindicazioni sulla salute non soltanto per le persone fragili, ma anche per chi, come gli operatori edili, debbono lavorare all’aria aperta quando la colonnina di mercurio schizza troppo in alto. Un problema sul quale pone l’attenzione Stefano Tesi, responsabile Filca-Cisl Toscana territorio di Prato. "Torna l’estate e torna il problema delle alte temperature, che ormai da anni si assestano ben al di sopra della media stagionale – dice –. I lavoratori dell’edilizia sono tra le categorie più a rischio colpi di calore perché esposti ad alte temperature per molte ore del giorno". Tesi ricorda che se "è prassi diffusa il ricorso, da parte delle aziende, alla cassa integrazione per pioggia" non lo è altrettanto per il caldo per il quale "non se ne fa frequente uso".

La normativa in materia che cosa prevede? Con la circolare 39 del 2016 e la 1856 del 2018, Inps ha chiarito che "le imprese potranno chiedere il riconoscimento della Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) quando il termometro supera i 35° gradi centigradi. Ai fini dell’integrazione salariale, però, possono essere considerate idonee anche le temperature percepite". Una direttiva che si può prestare a varie interpretazioni, tanto che la Filca pratese "si rende disponibile al confronto con le aziende al fine di trovare soluzioni a tutela dei lavoratori in materia di cassa integrazione". Il sindacalista avanza anche delle proposte concrete per agevolare e migliorare le condizioni lavorative in edilizia, soprattutto sul fronte della sicurezza. "Sarebbe idoneo valutare, quando possibile, di anticipare l’orario di lavoro per far sì che gli operai possano lavorare al mattino quando le temperature sono più basse e concludere quando le temperature diventano proibitive – suggerisce Tesi – Nei casi in cui le temperature non raggiungessero i gradi previsti per interrompere l’attività, le aziende potrebbero valutare l’introduzione di un ‘cooling break’, una breve pausa per permettere ai lavoratori di reintegrare sali minerali ed acqua fresca in luoghi refrigerati". Garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati nell’edilizia è una priorità per la Filca "anche in considerazione dell’aumento dell’età media dei lavoratori, sempre più over 50, per i quali è necessario rivedere l’accesso alla pensione".

Qual è l’andamento dell’edilizia a Prato? "Il primo quadrimestre del 2024 ha visto confermarsi il trend positivo del settore edile nella provincia pratese – aggiunge Tesi – Sono in crescita la massa salari, il volume di affari, che è incrementato del 5,76% rispetto allo scorso anno. Allo stesso tempo crescono le imprese iscritte, con un incremento del 2,40%, così come gli operai attivi che aumentano del 4,99%".

Nel 2023 l’edilizia non è andata male. "Il settore ha beneficiato di una crescita del 5% grazie agli investimenti per la qualificazione abitativa e trainata dagli incentivi fiscali e dai bonus – spiega Tesi –. Il primo quadrimestre 2024 ha risentito positivamente dell’onda favorevole del 2023, ma per il proseguo del 2024 c’è da aspettarsi una contrazione del comparto dell’edilizia abitativa, che risentirà della fine dei benefici legati a bonus e superbonus". Sul fronte del personale il sindacato si aspetta "un incremento degli addetti nel comparto dei lavori pubblici nella Provincia come per l’ampliamento dell’ospedale, per il raddoppio della declassata e per l’avvio dei lavori per la costruzione della terza corsia sull’A11".

Sara Bessi