Ci sarà anche l’avvocato Giacomo Frazzitta, il legale di Piera Maggio, mamma di Denise scomparsa a Mazzara del Vallo diciassette anni fa all’iniziativa organizzata dal Soroptimist club di Prato per domani pomeriggio a partire dalle 16.30 e fino alle 20 dal salone consiliare del Comune di Prato in collegamento zoom (per iscrizioni: [email protected]) in occasione della giornata mondiale dei minori scomparsi che si celebra proprio in quel giorno.
"Il fenomeno delle persone scomparse: dalle cause di scomparsa alle metodologie di ricerca" è il tema del nutrito programma al quale, dopo i saluti della presidente del club, Elena Augustin ; del prefetto di Prato, Adriana Cogode; del sindaco di Prato, Matteo Biffoni parteciperanno Elisa Pozza Tasca, portavoce nazionale "Penelope (s)comparsi" con "Analisi del fenomeno negli ultimi vent’anni"; Emanuela Zuccagnoli, presidente sezione Toscana associazione Penelope Italia e segretaria nazionale associazione Penelope Italia sul tema "Il fenomeno delle persone scomparse nella regione Toscana"; Laura Canovai, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Prato su "Scomparsa volontaria e scomparsa da reato: le differenti tecniche investigative""; Patrizia Scotto di Santolo, socia Soroptimist club di Prato e vice presidente nazionale "Senza Veli sulla Lingua" su "La rilevanza del sostegno alle donne in fuga" ; don Aldo Buonaiuto, comunità Papa Giovanni XXIII e associato AIE (associazione internazionale esorcisti) su "Cause di scomparsa: il fenomeno delle sette"; Riccardo Greco, presidente del Tribunale per i minorenni di Bari su "Minori scomparsi: tipica evoluzione di un ventennio".
A moderare i lavori sarà Anna Edy Pacini, presidente del Soroptimist club Prato nel biennio 2005-2007 e già vice presidente nazionale del Soroptimist International d’Italia. L’iniziativa promossa dal club vuole accendere una luce su questo tema e sensibilizzare le nostre comunità. Troppi i minori e gli adulti sprofondati nel buio, troppe le attese di familiari e amici che non conoscono la sorte dei loro cari scomparsi, nel silenzio dell’attesa di un ritorno che è senza data. Prefettura, forze dell’ordine, istituzioni locali, volontariato e mezzi d’informazione sono chiamati a fare rete appena dopo la scomparsa, ad utilizzare le innovazioni tecnologiche e, poi, nel tempo, a non far dimenticare, per conoscere cosa è accaduto. Qualunque sarà la risposta nella ricerca dell’affetto strappato.
M.C.