Sostenibilità e più servizi ai clienti. Le novità negli stand dei pratesi

In casa Filpucci si è puntato alla riduzione di fibre sintetiche nelle collezioni autunno-inverno 2025-’26. Al Lanificio dell’Olivo, che ha una nuova certificazione sulla lana, colori pronti per spedizioni giornaliere.

Sostenibilità e più servizi ai clienti. Le novità negli stand dei pratesi

Sostenibilità e più servizi ai clienti. Le novità negli stand dei pratesi

La sostenibilità del ciclo produttivo, il servizio ai clienti sempre più rapido ed efficiente sono alcuni dei punti di forza delle filature in mostra a Pitti Filati, dove presentano le collezioni autunno-inverno 2025-’26.

In casa Filpucci si è puntato su una collezione meno ampia e una riduzione dell’uso delle fibre sintetiche. È la ricetta di Filpucci per uscire dal ’labirinto’ del cambiamento, che fa della ricerca il suo punto di forza per combattere l’overproduction. Una sperimentazione che si spinge fino alla proposta di filati

come il "Lemongrass", una ciniglia 20% lana 80% cotone, senza l’uso di fibre sintetiche. Oppure l’articolo Quieto, una lana tecnica che ha quasi la consistenza di un tessuto. Un’altra strategia antispreco è rappresentata da filati disponibili nelle apposite cartelle continuative, così da risparmiare l’impatto della creazione di cartelle colori sempre nuove. Tra le altre sfide di Filpucci, la volontà di creare filati fantasia con una bassa percentuale di sintetico. Un impegno che è dimostrato anche dai dati presenti nel Report di sostenibilità di Filpucci, dove si evidenzia che sul totale delle fibre acquistate nel 2023 l’87% erano naturali e solo il restante 13% era sintetico. I filati sono realizzati in Italia, il 91% entro i confini del distretto pratese. Una produzione a Km Zero svolta internamente, grazie al contributo di Valfilo e Tintoria Fiordiluce, che fanno parte del gruppo.

Il Lanificio dell’Olivo, che ha saputo reagire con grande forza e determinazione ai pesanti danneggiamenti dell’alluvione del 2 novembre, sbarca a Pitti Filati con una recente certificazione, la Nativa, il marchio che garantisce la qualità e la tracciabilità delle fibre di lana lungo tutta la catena del valore: dall’allevamento, al capo di moda finito. Il ceo Fabio Campana presenta una collezione autunno-inverno 2025-’26 con una decina di nuovi filati che hanno la caratteristica di una facile lavorabilità. Sono tanti i colori sempre pronti a magazzino, pronti per essere spediti anche in giornata durante il corso dell’intera stagione, oltre ai promozionali pronti a magazzino per le prime campionature. Non manca lo stand di Lineapiù, azienda in cui da qualche settimana sono in corso trattative con i sindacati per l’annunciata procedura di 30 licenziamenti. Le collezioni per propongono una varietà di filati voluminosi e brillanti, trame eclettiche e preziose.

Sara Bessi