Sara Bessi
Cronaca

Via Ciulli, ancora ritardi. Corsa per il sottopasso: "Riapertura a fine luglio"

Positivo il collaudo dei tecnici dell’Asl ma il Comune ha trasmesso alcune prescrizioni. Si tratta di lavori rapidi: la speranza è di chiudere la partita burocratica in due settimane

Un sopralluogo al sottopasso effettuato nei mesi scorsi

Un sopralluogo al sottopasso effettuato nei mesi scorsi

Prato, 14 luglio 2024 – Il collaudo dell’Asl Toscana Centro ha promosso la vasca d’espansione ed il suo sistema di paratie, ma non ha passato il vaglio dell’ufficio tecnico del Comune che ha trasmesso ai colleghi dell’azienda sanitaria una serie di prescrizioni da assolvere per mettere fine all’attesa per la riapertura del sottopasso di via Ciulli. Come in una serie di scatole cinesi e di annunci che si rincorrono da mesi - era stato detto che la riapertura del raccordo sotto il ponte della ferrovia sarebbe avvenuta a fine maggio - i tempi adesso paiono maturi e si spera di essere all’ultimissimo step. Ancora non c’è una data per il taglio del nastro dell’opera che da una parte salvaguardia l’area ospedaliera, e in particolare la palazzina esterna Luigi Biancalani in fase di costruzione, e dall’altra consente il ripristino contestuale della viabilità di quel sottopasso che, 14 anni fa allagato dall’esondazione del Vella, si trasformò in una trappola mortale per tre cinesi morte annegate dentro la loro auto.

La speranza del Comune è di riaprirlo entro fine luglio, quindi in due settimane, anche perché, con l’arrivo di agosto, il rischio è slittare a dopo le ferie. I tecnici dell’Asl dovranno provvedere a rispondere alle prescrizioni del Comune e ad apportare quelle migliorie indicate dai tecnici. Soltanto dopo aver eseguito questi interventi (si dice che siano di rapida realizzazione), come la messa a dimora di grate di protezione per alcuni dei pannelli di controllo delle paratie del sistema vasca di espansione, si potrà decidere quando finalmente mettere in funzione quel tratto importante di collegamento viario tra Narnali e Galciana, tra la città e l’ospedale di via Suor Niccolina Infermiera.

Il collaudo sulla parte dei lavori condotti da Asl Centro ha interessato la verifica del funzionamento delle portelle legate alla cassa d’espansione. I tecnici dell’Asl hanno eseguito verifiche per controllare che siano regolarmente collegate tra di loro e che tutto funzioni a dovere. Per l’Asl si tratta di un’opera, quella della cassa di espansione, che si chiude con almeno un paio di anni di anticipo, perché è una prescrizione essenziale rispetto al percorso di messa in sicurezza idraulica dell’area ospedaliera. Le tre portelle, passate al vaglio dei professionisti sono dislocate in punti strategici: una nella zona dell’ospedale, una al sottopasso di via Ciulli e una nella zona ferroviaria.