SILVIA BINI
Cronaca

Soul Kitchen Band tra teatro e musica

Debutto da non perdere per la Soul Kitchen band per la prima volta impegnata sul palcoscenico in uno spettacolo teatrale...

Al Garibaldi «Sei personaggi in cerca di canzoni» con la Soul Kitchen Band e la compagnia ’Il quartierino’

Al Garibaldi «Sei personaggi in cerca di canzoni» con la Soul Kitchen Band e la compagnia ’Il quartierino’

Debutto da non perdere per la Soul Kitchen Band per la prima volta impegnata sul palcoscenico in uno spettacolo teatrale in musica dal titolo “Sei personaggi in cerca di canzoni”. Scritto e interpretato dalla Soul Kitchen Band, in collaborazione con la compagnia teatrale “Il quartierino” va in scena stasera alle 21,30 al teatro Il Garibaldi Milleventi. Lo spettacolo racconta la vita di sei personaggi, le loro storie, i loro drammi, i loro sogni, storie alle quali si aggiungono canzoni in un susseguirsi di emozioni e intrecci di destini.

Parte del ricavato sarà devoluto all’associazione “Amici di Pietro” per finanziare la ricerca sulle malattie rare che colpiscono i più piccoli.

Sei personaggi in cerca di canzoni” è una commedia teatrale immaginaria, scritta e diretta da Cristiano Vieri (voce) in collaborazione con il duo di musicisti Paolo Vitellozzi (chitarra) e Cris Pacini (saxofono) che compongono insieme all’autore la Soul Kitchen Band. Gruppo che sta spopolando in giro per l’Italia con la formula di suonare cucinando e cucinare suonando e con l’attivo ben due dischi.

"Tutto è nato tre anni fa circa alla casa del popolo di Bacchereto quando per necessità abbiamo messo gli strumenti in cucina - racconta Vieri - e da questo episodio occasionale è nata l’ispirazione della nostra proposta artistica". Lo spettacolo teatrale in musica di stasera porterà lo spettatore dentro e fuori a storie di ordinaria e straordinaria appartenenza, dove i destini di vite apparentemente comuni si troveranno a dialogare con le proprie identità mai perdute ma quasi, alla ricerca di canzoni che come vie maestre li porteranno a condurre e accettare il proprio tempo, a rallentarlo in quella sospensione tra la consapevolezza del vivere e un aldilà dell’essere.