Alla fine è stato bloccato e arrestato perché più volte non aveva rispettato il divieto di dimora a Prato. In sostanza non avrebbe potuto entrare in città ma, infischiandosene, tornava a Prato e si "divertiva" perfino a fare le spaccate. E’ stato arrestato dalla polizia il presunto autore di diverse spaccate ai danni di esercizi commerciali messe a segno negli ultimi tempi in città. Si tratta di un magrebino di 36 anni.
Il gip di Prato, su richiesta della procura, ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dello straniero che, più volte, "si è reso autore di diversi reati contro il patrimonio e, in particolare, di furti presso gli esercizi commerciali del centro città con la modalità della cosiddetta spaccata", fa sapere con una nota il procuratore Luca Tescaroli.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dagli investigatori della squadra mobile che ha rintracciato l’uomo e lo ha arrestato. Secondo quanto emerso, il magrebino è stato più volte "arrestato in flagranza di reato e raggiunto dal provvedimento di divieto di dimora a Prato", ma noncurante del provvedimento adottato dall’autorità giudiziaria, è stato colto più volte dagli agenti mentre violava le prescrizioni adottate nei suoi confronti dal giudice.
"Assodato che l’uomo ha serbato un contegno irrispettoso del provvedimento di divieto di dimora, alla luce dei contesti nei quali sono scaturite le diverse identificazioni del soggetto da parte delle forze dell’ordine e del presunto suo coinvolgimento in altre attività illecite", scrive ancora il procuratore, il tribunale ha sostituito la misura del divieto di dimora con quella più grave della custodia cautelare in carcere.
Le ulteriori indagini dovranno accertare quali e quante spaccate ha messo a segno lo straniero visto che negli ultimi mesi furti o tentati furti si sono susseguiti quasi con cadenza quotidiana. Da bar, a negozi a ristoranti, a finestrini delle auto distrutte: l’elenco delle attività colpite dal balordo di turno sono state davvero tante. Saranno utili le immagini delle telecamere di sorveglianza, non solo quelle dei negozi colpiti (dove ci sono) ma anche quelle sulle strade. Le immagini potrebbero essere fondamentali per stabilire quali colpi possono essere addebitati al magrebino. Fra le ultime spaccate messe a segno c’è quella alla gioielleria "Cassetti" di via Garibaldi durante la quale sono stati rubati tre orologi di lusso. In quel caso la dinamica è stata differente rispetto al solito tombino sradicato dalla strada e buttato contro le vetrate. I ladri hanno usato una Fiat Panda rubata che è stata scagliata contro la vetrata del negozio.
"Gli attacchi e le strumentalizzazioni che vengono fatti sulle spaccate e sui furti avvenuti negli ultimi giorni, sono altamente offensivi nei confronti del grande lavoro che viene fatto ogni giorno da poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti di polizia municipale. Chi pensa di attaccare il Comune, non sa che in realtà sta tirando uno schiaffo alle nostre forze dell’ordine che ogni giorno fanno il massimo - ha detto la sindaca Bugetti a margine dell’inaugurazione del presidio fisso delle associazioni di volontariato in piazza San Domenico –. Ho chiesto e ottenuto il potenziamento dei servizi di controllo notturni dal prefetto che già nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza dell’11 dicembre ha disposto un rafforzamento generale spingendo al massimo le unità esistenti".