Prato, 6 febbraio 2025 – A cinque chilometri dalla strage. Sono state ore di apprensione quelle vissute da un gruppo di studenti di quarta liceo del Copernico in viaggio Erasmus in Svezia dove martedì mattina c’è stata la strage all’interno di un campus di Örebro. Un uomo armato ha fatto irruzione nella scuola uccidendo undici persone e ferendone altre quindici.
Gli studenti pratesi che non si trovavano nello stesso campus dell’attentato, ma a cinque chilometri di distanza hanno comunque vissuto attimi di panico sapendo quello che stava accadendo nelle vicinanze.
Dopo l’attentato è scattata la procedura antiterrorismo, i ragazzi pratesi che in quel momento si trovavano a scuola per seguire le lezioni, sono stati tenuti in sicurezza all’interno delle aule mentre la polizia piantonava l’edificio che si trova nella stessa cittadina della sparatoria. Nel pomeriggio, quando l’allarme è rientrato, sono stati fatti uscire e mandati a casa dalle famiglie che li ospitano.
"Non siamo assolutamente nel campus fuori città, dove è successa la tragedia. Siamo in un liceo a Örebro, ma a 5 chilometri dall’accaduto. Sono scattate le procedure di sicurezza, che prevedono che studenti e alunni stiano al sicuro nelle aule, con la polizia al piano terra, ma non siamo mai stati in pericolo per fortuna. Oggi lezioni regolari", è il messaggio che la professoressa che è in Svezia ad accompagnare gli studenti ha mandato alle famiglie dei ragazzi comprensibilmente in ansia.
"I ragazzi stanno tutti benissimo e già il giorno successivo hanno ripreso le lezioni - interviene il dirigente del Copernico Luca Borgioli - I nostri studenti si trovano in una scuola a distanza dal campus della sparatoria, tra l’altro in un istituto con cui il Copernico collabora da anni per i progetti Erasmus. Ho inviato personalmente un messaggio anche agli studenti oltre ad essere stato sempre in contatto con i docenti accompagnatori".
Un atto di vicinanza: "Ho detto loro che sono dispiaciuto per quanto accaduto, se pur lontano dalla loro sede quanto successo è sempre un qualcosa che tocca. Mi dispiace che tutto questo sia successo, ho augurato loro di riprendere la spensieratezza che è giusta alla loro età e che dovrebbe esserci durante un’esperienza importante come quella che stanno facendo", chiude Borgioli. I ragazzi come da programma rientreranno sabato a Prato.