REDAZIONE PRATO

La prof in classe dopo lo spogliarello: ora il faccia a faccia con la preside

Bufera al Gramsci Keynes: il viceministro torna a chiedere chiarezza

Un fermo immagine del video del balletto

Prato, 11 aprile 2016 - Rientrerà regolarmente in classe stamani Valentina Berni, la professoressa di 65 anni protagonista di un balletto osè in classe filmato dai suoi studenti venerdì mattina e lanciato in rete. L’insegnante ha scelto di non intervenire in merito alla bufera che l’ha travolta da due giorni. Oggi dovrà incontrare la preside del Gramsci-Keynes di via Reggiana, Maria Grazia Tempesti, che ha avviato un provvedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante. Provvedimento che potrebbe essere preso direttamente dall’ufficio scolastico regionale. In due giorni il video ha ottenuto un boom di contatti su internet, tantissimi sul portale de La Nazione e anche su quello di Azioni Giovani, il gruppo studentesco che lo ha diffuso per primo venerdì in tarda serata.

Le immagini del video sono chiare: si vede l’insegnante ancheggiare e muovere il bacino accompagnata dalla musica e alzarsi la maglia per ben due volte mostrando il reggiseno e il seno prosperoso. Sullo sfondo si sente una ragazzina che commenta: «Non ci posso credere». La professoressa sembra essere ben consapevole di essere ripresa dal telefonino del suo alunno.

La «scenetta» poco edificante sarebbe avvenuta venerdì mattina in una seconda biennio dell’istituto Gramsci-Keynes dove Valentina Berni insegna Informatica. L’insegnante, secondo quanto riferito da Azione Giovani, spesso avrebbe tenuto comportamenti non proprio consoni al suo ruolo. Valentina Berni vive a Firenze insieme a un compagno. Ha un figlio e lavora da diversi anni all’istituto Gramsci-Keynes dove, secondo la preside, «non avrebbe mai avuto atteggiamenti strani in classe o di fronte agli alunni».

Per molti anni è stata bibliotecaria al liceo scientifico Copernico dove insegnanti ed ex alunni se la ricordano bene. «Stravagante sì – ha detto un ex collega – ma non mi risulta abbia mia oltrepassato il limite».

«Si faceva notare per il modo in cui si vestiva – ha spiegato un ex alunno del Copernico – Era molto eccentrico. Indossava abiti con grandi scollature, ma nulla di più». Un fulmine a ciel sereno, dunque, che ha sconvolto non solo l’istituto scolastico ma anche l’opinione pubblica suscitando reazioni e indignazione da più parti.

«Invito a non alzare ulteriori polveroni tirando in ballo i ragazzi, dato che saranno i responsabili della scuola, dirigente e Ufficio scolastico a parlare con il professore, capire cosa sia successo e nel caso prevedere le sanzioni disciplinari. Perché la scuola è luogo di educazione e crescita». Così il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, è intervenuto nuovamente ieri dalla sua pagina Facebook. «La scuola luogo di educazione e crescita dei ragazzi non di balletti o spogliarelli», ha concluso Toccafondi.