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Sport dopo il Covid? Non è una passeggiata

I consigli dell’esperto per coloro che vogliono tornare a praticare attività fisica: "Da non sottovalutare le ripercussioni a livello cardiaco"

"Se uno sportivo impegnato nel settore agonistico o in quello dilettante e amatoriale è stato colpito da Covid, è opportuno che si sottoponga a una visita di controllo prima di riprendere in pieno l’attività. Questo per escludere strascichi ed eventuali ripercussioni a livello vascolare e cardiaco". Marco Gianassi, medico della medicina dello sport, spiega quanto prevede il protocollo elaborato dalla Federazione medico sportiva italiana, che indica punto per punto la procedura che gli atleti devono seguire prima di tornare a praticare sport. "Secondo il protocollo della Fmsi, questi controlli medici approfonditi - spiega Gianassi - devono essere svolti per la tutela della salute dei soggetti che sono stati contagiati dal virus, anche in versione asintomatica". Una visita di controllo che dovrà essere sostenuta anche da chi ha già un cerificato medico di idoneità sportiva antecedente alla malattia. "Non importa se il certificato risale a pochi mesi prima", prosegue Gianassi, che gestisce il settore della medicina dello sport all’istituto Diagnosys. "Ciò che prevede il protocollo è abbastanza impegnativo ma importante per fare i dovuti accertamenti anche in soggetti asintomatici". Vediamo quali sono gli esami previsti per tornare a praticare sport dopo che si è stati colpiti dall’infezione da nuovo coronavirus. "Chi è risultato positivo al virus è opportuno che si ricontrolli - spiega il medico - Le raccomandazioni della Federazione medico sportiva italiana, stilate già nel mese di maggio, indicano gli esami a cui sottoporsi prima di intraprendere di nuovo gli allenamenti. Oltre al classico test da sforzo, sono previsiti accertamenti sia ematici che cardiologici approfonditi". Per esempio sono previsti il controllo da sforzo massimale con valutazione polmonare (test cardio polmonare) e saturazione a riposo, durante e dopo lo sforzo; l’ecocardiogramma color doppler, l’Ecg Holter nelle 24 ore inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo, la Tac polmonare. "Si tratta di visite specialistiche e quindi costose, ma è bene controllarsi perché siamo di fronte ad un nuovo virus che potrebbe comportare compromissioni individuabili - conclude Gianassi - Attendiamo anche un possibile percorso in convenzione con l’Asl".

Sara Bessi