
La compagnia FloDance al Politeama diretta da Marga Nativo. :. un bel modo per festeggiare con un giorno d’anticipo la Giornata internazionale della danza
Dalle pagine del bestseller di Stefania Auci, riadattate per il piccolo schermo dal regista Paolo Genovese, al racconto a passo di danza di una delle saghe familiari più avvincenti dell’Ottocento. Musiche originali e magia di corpi in movimento per la prima nazionale del balletto "La Sicilia dei fratelli Florio – l’inizio" che debutterà lunedì 28 aprile (alle 21) al Politeama con la compagnia FloDance, emanazione artistica di "Florence Dance Festival", nell’ambito della rassegna "Politeama Spring Dance": un bel modo per festeggiare con un giorno d’anticipo la Giornata internazionale della danza con questa nuovissima produzione di cui firma regia e coreografia Marga Nativo, già prima ballerina étoile del Teatro Comunale di Firenze dal 1966 al 1987 e oggi direttrice artistica di Florence Dance Festival. Il suo progetto coreografico, arricchito dalle musiche originali del giovane e talentuoso compositore Francesco Giubasso e messo in scena dal corpo di ballo di FloDance (Niccolò Poggini, Giada Fini, Paolo Rizzo, Tommaso Maragno, Victoria Ferrone, Giulia Vandoni, Ludovica Boni, Giulia Taccetti, Despoina Zormpa, Giovanna Ciullo, Alessia Mancini) restituirà allo spettatore le emozioni dell’ambientazione a cavallo fra fine Settecento e inizi dell’Ottocento, quando dopo un devastante terremoto la famiglia Florio originaria di Bagnara Calabra si trasferì a Palermo per aprire una bottega di spezie e poi intraprendere un’ascesa imprenditoriale nell’industria del tonno.
Sulle ali della danza, il pubblico del Politeama rivivrà così la parabola avventurosa di Paolo, Ignazio e Vincenzo Florio, insieme a Giuseppina, colonna portante del destino di quella che diventerà una delle famiglie più ricche d’Italia. Un balletto articolato in quattro quadri per dare veste nuova e contemporanea a un racconto coinvolgente e ricco di emozioni, amori, speranza e valori familiari, traducendo in un connubio vincente di musica e danza l’ansia di riscatto e affermazione di una famiglia.