Poggio a Caiano (Prato), 22 ottobre 2021 - Da calciatore ad arbitro delle partite della scuola calcio per "fargli capire quanto sia complicata la gestione di una partita e per trasmettere i valori importanti dello sport: rispetto, educazione e aggregazione". E’ la ‘punizione’ inflitta dal Poggio a Caiano al proprio calciatore di 16 anni squalificato per 10 giornate dal giudice sportivo per frasi razziste. Tutto è successo al termine del match fra medicei e Pistoia Nord, categoria Allievi: prima la rissa in campo (con un calciatore locale finito al pronto soccorso per accertamenti), poi la frase razzista "siete una squadra di zingari" pronunciata dal giocatore verso gli avversari.
Da qui la decisione della dirigenza medicea di dare una lezione di educazione, buonsenso e rispetto al proprio tesserato. "Con questa scelta - spiegano dal Poggio a Caiano - speriamo di dare il buon esempio al ragazzo e di fargli capire che è sbagliato pronunciare certe frasi. Abbiamo deciso di dare un segnale forte per il rispetto dell’avversario e per l’etica sportiva in genere". Il resto della squadra, invece, alla fine di ogni gara di campionato dovrà fare il terzo tempo, aspettando e applaudendo l’uscita dal campo degli avversari "in segno di rispetto e educazione nei confronti dell’altra squadra". I medicei ricordano anche di avere "da sempre condannato ogni forma di razzismo e discriminazione: abbiamo invitato e ospitato con piacere Papa Waigo Ndiaye, ex calciatore professionista senegalese, per incontri formativi con i bambini della scuola calcio e con i ragazzi del nostro settore giovanile".
Come anticipato ieri su La Nazione, il Poggio a Caiano non presenterà ricorso. "La notizia più importante è che il ragazzo che è stato picchiato a fine partita è stato dimesso dall’ospedale e non ha riportato gravi conseguenze", concludono dalla dirigenza medicea. "Non ci sono state conseguenze da parte del giudice sportivo nei confronti dell’aggressore ma le indagini della autorità andranno avanti. A questo punto ci teniamo a sottolineare che siamo stati multati (250 euro di ammenda, ndr) per avere aperto i cancelli a tre istruttori della società presenti per poter soccorrere il ragazzo a terra". Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli. "Quanto accaduto in campo è molto grave e non può essere trattato come una bravata. Ho piena fiducia che non accadrà più, altrimenti come amministrazione saremo costretti a prendere provvedimenti".
Sdb